Pordenone, Molmenti vince medaglie anche con i vini

Da una scommessa persa con il cugino ai soldi investiti nel Prosecco. Fino a una nuova premiazione, ancora a Londra

PORDENONE. Nel 2012 Daniele Molmenti vince l’oro olimpico a Londra, ma perde una scommessa con il cugino e investe tutto il premio in un ettaro di Prosecco. Da quel momento però, l’hobby enologico cresce di anno in anno fino ad arrivare a vincere medaglie con vini firmati dal campione.

Daniele, tre medaglie su tre vini presentati al “International Wine&Spirits Competition 2017” di Londra, un successo enorme! Hai preso tante medaglie in canoa, ma queste?

«Sono davvero felice orgoglioso! Dal 2012 questo hobby sta diventando una cosa molto seria! Io e mio cugino Federico abbiamo creato il tutto e adesso la società raccoglie tutta la famiglia che è stata contagiata da un entusiasmo “tipicamente friulano” e stiamo andando alla grande!

Queste medaglie sono frutto del lavoro condiviso con la Cantina Rauscedo di Pordenone, il nostro prezioso e bravissimo tecnico Lorenzo e mia moglie che ha studiato il design che accompagna il dolce sapore del vino friulano».

Tre vini fermi e un Prosecco, tutti Doc, e poi?

«Da un ettaro che siamo partiti, l’azienda ha continuato ad investire e ora con circa 7 ettari vogliamo crescere ancora: credo molto nell’agroalimentare italiano.

Nella qualità dei nostri prodotti e nella passione che circonda chi lavora ogni giorno per il nostro benessere. Certo che con il mio incarico sportivo non riesco a dedicare tutto il tempo che vorrei ma a quanto pare qualche mio consiglio ha avuto i frutti ben sperati!».”

Direttore tecnico della Federcanoa, carabiniere, un secondo figlio e medaglie dal vino. Un anno pieno di sorprese...

«Già, un anno particolarmente carico di impegni e responsabilità! Il passaggio da forestale a carabinieri è stato un salto di qualità enorme, l’efficienza e la serietà dell’Arma sono qualità che agli atleti fanno bene.

L’incarico in federazione è il mio modo di ringraziare i tanti anni in cui hanno investito e creduto in me, mettermi ora in gioco con la mia esperienza e metodica è un bel incarico che spero porti vantaggi a tutti gli atleti e al movimento nazionale.

La famiglia cresce e per fortuna ho una moglie “ertana” che spesso da sola tiene testa a due figli con la mia energia. E queste medaglie poi sono invece il segnale che il mio modo di pensare e portare avanti progetti è quello giusto.

Una carica incredibile che mi spinge a questo multitasking incredibile e faticoso ma pieno di soddisfazioni».”

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