Pordenone, migliaia lungo il fiume per la Festa sul Nonsel: i Dik Dik fanno il boom

PORDENONE. Il fiume Noncello si è dimostrato, ancora una volta, uno dei luoghi più amati della città, zona in cui primeggia il verde, la natura, l’ambiente e la possibilità di promuovere diversi eventi.
A elevare queste potenzialità sono state tre associazioni insieme, ProPordenone, Sei di Pordenone se e Pro loco Pordenone che per due giorni e mezzo, senza risparmio di risorse, in occasione della Festa sul Nonsel, si sono dati da fare per rendere al meglio questo angolo di città, che ha tante potenzialità ancora da esprimere.

E tante sono le idee per i prossimi anni legate, però, a un bilancio che a ogni edizione è dettato dall’incertezza e, come tale, non permette troppe «fughe in avanti».
È la constatazione dei tre presidenti, Giuseppe Pedicini, Paolo Marson e Gianfranco Tonus. Dalla Regione non si sa ancora nulla, perché il bando per chiedere il contributo sarà pubblicato a luglio, dal Comune è arrivata la rassicurazione di un contributo straordinario, ma intanto i tre sodalizi, che lavorano a titolo di volontariato, si sono dovuti autotassare per anticipare tutte le spese che sono state sostenute.

Il costo della manifestazione, complessivamente, è di 50 mila euro. «Mettiamo in sicurezza l’iniziativa», hanno chiesto i tre presidenti. Perché le spese vengono pagate in anticipo a fronte dell’incertezza di quello che entrerà nelle casse.
E le idee, per rendere ancora più grande questa manifestazione, non mancano. A partire, ad esempio, dall’organizzazione di eventi proprio dentro il fiume «come – esemplifica Tonus – una piattaforma da posizionare nell’acqua dove far suonare i complessi la sera», oppure «una maggiore valorizzazione dell’imbarcadero», commenta Pedicini.
Sicuramente, è riuscita bene l’idea di disporre tre location diverse per organizzare spettacoli e iniziative, è stata vincente l’idea di portare i negozi del centro sul ponte di Adamo ed Eva, «un’iniziativa che ripeteremo, ancora meglio, il prossimo anno: ci è servito per fare marketing e respirare questa meravigliosa area di festa», commenta Antonella Popolizio di Federmoda che, assieme a Sviluppo e territorio, è artefice dell’iniziativa.
E ancora, strepitoso successo per il concerto dei Dik Dik, «intuizione di Aldo Corazza che, in questi contesti, non ne sbaglia una e permette di avere il pubblico delle grandi occasioni», è il punto di vista di Marson: la stima è di oltre duemila persone nell’area dell’imbarcadero e sulla rampa della Rivierasca.
Da valorizzare, già dalla prossima edizione, il Parco Flu, trasformato in area del benessere, e l’imbarcadero dove, oltre ad aver organizzato il torneo di green volley e l’immancabile giro sul fiume grazie all’associazione Gommonauti sul pontoon boat, è stata allestita anche un’area ristoro che ha goduto del refrigerio del fiume.
«La manifestazione si sta consolidando e quindi dobbiamo solo affinare certi aspetti – affermano i tre presidenti –. C’è grande interesse non soltanto da parte dei pordenonesi, ma anche dal Veneto con gente proveniente da Oderzo, Godega, Conegliano, solo per fare qualche esempio».
Ecco che per le prossime edizioni l’idea è di promuovere l’evento, attraverso una campagna peromozionale, in altri territori, che dimostrano di apprezzare la manifestazione. La Festa sul Nonsel, dunque, ha chiuso con un fantastico successo e può crescere ancora di più: ne ha le potenzialità, l’importante è avere le ali per volare.
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