Pordenone Fiere agli animalisti: «Con le proteste si perdono i capitali»

Puiatti: “Country Christmas” è dovuta emigrare a Cremona «L’indotto per la città si aggirava fra i 3 e i 4 milioni di euro»



Era un indotto che avrebbe potuto fruttare a Pordenone e al suo territorio tra i 3 e i 4 milioni di euro. Ma a beneficiare del giro d’affari garantito da “Country Christimas”, la fiera nata sulle rive del Noncello e ancora oggi organizzata da Pordenone Fiere, è Cremona, dove la rassegna è stata trasferita.

«Pordenone fiere è stata costretta a portare altrove un’ottima manifestazione, di cui ora gode un’altra città – ha affermato il presidente Renato Pujatti –. Questo per aver dato seguito e troppo peso a posizioni oltranziste e minoritarie di persone troppo radicali che si lamentano in modo preventivo di eventi che non conoscono».

L’intervento è arrivato a margine della presentazione della prima edizione di “My fantastic pets”, il salone degli animali da compagnia, anch’esso già preso di mira da alcuni animalisti come avvenuto per “Country Christimas”.

«Tanto per quantificare l’importanza assunta da questa manifestazione – ha spiegato Pujatti – basti pensare che il primo premio per la parte del Futurity è di 500 mila euro. I partecipanti arrivano da tutto il mondo, con cavalli dagli Usa per partecipare alla fiera e la presenza, tra gli altri, della figlia di Michael Schumacher».

Ma le porte per riavere questa fiera in città non sono completamente chiuse. «Stiamo lavorando per riportare a Pordenone una parte di questa manifestazione – ha anticipato Pujatti – quella del ballo country. Ormai, la componente Futurity ha assunto dimensioni talmente grandi che la nostra fiera è ormai probabilmente troppo piccola».

E ora c’è da mangiarsi le mani per l’opportunità persa. Pujatti non usa mezze parole nell’attribuire la causa a chi protestava, si lamentava e si scagliava contro l’organizzazione della manifestazione, ovvero alcuni animalisti intransigenti. Questa è una peculiarità tutta pordenonese.

«In nessun’altra fiera che abbiamo organizzato abbiamo avuto proteste» hanno affermato Vera Franceschetti e Alice Bettiolo di My fantastic pets. Prima di Pordenone, la manifestazione è stata organizzata a Bologna, Arezzo e Genova. E nemmeno a Cremona, dove “Country Christmas” va alla grande, non c’è stato alcun animalista che ha inviato mail o haprotestato fuori dai cancelli.

«My fantastic pets è aperto a tutti e le associazioni possono partecipare gratuitamente – ha spiegato il responsabile marketing di Pordenone fiere Francesco Terrin – pertanto, chi vuole rendere note le proprie posizioni, lo può fare anche con uno stand last minute per dare consigli e trasmettere la passione per gli animali». —



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