Pordenone, ex assicuratore intascava i soldi dei clienti: mezzo milione

Nuovi guai giudiziari per Luca Gasparotto, 48enne di Cordovado, ex subagente assicurativo e consulente finanziario, radiato dall’albo dalla Consob a ottobre. Secondo l'accusa, ha continuato a proporre investimenti anche dopo le dimissioni

PORDENONE. Nuovi guai giudiziari per Luca Gasparotto, 48enne di Cordovado, ex subagente assicurativo e consulente finanziario, radiato dall’albo dalla Consob a ottobre.

La Procura ha chiuso un secondo filone d’indagine che lo riguarda, nato da una costola dell’inchiesta sulla maxitruffa legata al gruppo Venice e all’ex trader portogruarese Fabio Gaiatto per conto del quale Gasparotto, secondo l’accusa, ha procacciato clienti.

Stavolta la Procura contesta a Gasparotto le ipotesi di reato di appropriazione indebita e truffa. Gli inquirenti ritengono che il 48enne si sia intascato fra il 2012 e il 2016 più di 470 mila euro fra assegni circolari, bonifici e contanti, consegnati da tredici ignari clienti e destinati all’altrettanto ignaro gruppo Allianz, che non ha mai visto un centesimo di tali somme.

All’epoca Gasparotto, prima che esplodesse il caso Venice Forex investment, era un consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede per conto di Allianz bank nonché un sub agente assicurativo nell’agenzia di Allianz spa a San Michele al Tagliamento. Gli inquirenti ipotizzano che in tali ruoli abbia fatto sottoscrivere i contratti di investimento, polizze vita (e versamenti integrativi) e si sia appropriato dei titoli di credito, senza però mai versarli alle casse di Allianz.

Il 17 gennaio 2017 Gasparotto non era ancora indagato, ma è stato sentito come persona informata sui fatti dalla finanza di Portogruaro. In quel frangente ha ammesso di aver «procacciato circa una trentina di clienti» a Gaiatto «fino al settembre 2016».

Il 30 ottobre Allianz bank ha svolto un’attività di verifica ordinaria nei confronti di Gasparotto, chiedendogli conto dei suoi rapporti con la Venice forex investment doo e con Fabio Gaiatto, ma in quella sede, come ha specificato la Consob, il subagente ha comunicato «false informazioni», dichiarando di non aver mai collaborato con Gaiatto.

Pochi mesi dopo Gasparotto è stato messo alla porta: a fine dicembre 2017 ha firmato una lettera di dimissioni, accolta da Allianz. Il 28 febbraio 2018 la Consob lo ha sospeso in via cautelare dall’albo dei consulenti finanziari per 60 giorni. Conclusa l’indagine interna la compagnia assicurativa ha segnalato il caso alla Procura.

Gli inquirenti hanno scoperto che da aprile a maggio Gasparotto ha continuato a usare il buon nome di Allianz per proporre investimenti ad altre quattro persone. La Procura ha calcolato che in tal modo Gasparotto ha incassato ulteriori 42.500 euro. In questo caso è contestata l’ipotesi di truffa, perché il 48enne, stando alle accuse, ha finto di lavorare ancora per Allianz, quando ormai da mesi non aveva più a che fare con la compagnia.

A settembre gli è stato notificato l’obbligo di dimora dal gip Rodolfo Piccin, poi revocato dal riesame. Nel frattempo si sono mossi anche gli stessi ex clienti di Gasparotto, dopo l’esplosione mediatica dell’inchiesta sul gruppo Venice.

«Quando è uscito il nome di Gasparotto nell’ambito dell’inchiesta sul gruppo Venice – ha spiegato l’avvocato Luca Pavanetto, che segue tredici querelanti – i suoi clienti sono andati alla Allianz a verificare l’andamento degli investimenti e hanno scoperto che nei database del gruppo non risultavano i versamenti e i relativi contratti. I miei assistiti hanno pertanto sporto querela». —


 

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