Porcia, pronte due nuove casette dell’acqua
Oggi il taglio del nastro a Sant’Antonio e Roraipiccolo. Obiettivo: erogare mezzo milione di litri

PORCIA. Con l’apertura delle “casette” di Roraipiccolo e Sant’Antonio, Porcia punta a raggiungere il mezzo milione di litri all’anno di acqua erogata tramite questi dispositivi.
L’inaugurazione del punto di prelievo di Roraipiccolo, nello spiazzo di fronte alla direzione didattica e alla sede dell’Avis, è in programma oggi alle 18, mentre mezz’ora più tardi ci sarà il taglio del nastro per quello di Sant’Antonio, a lato dell’ingresso dell’asilo nido, già in funzione da qualche tempo. Per l’occasione, assieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale interverrà anche un funzionario della ditta che ha in gestione le “casette” (la Over land di Pradamano, Udine) per illustrare le modalità di funzionamento degli erogatori, di prelievo dell’acqua e gli accorgimenti adottati dal privato per fornire un prodotto sempre conforme alle prescrizioni di legge.
Con l’aggiunta dei due nuovi distributori (un terzo è a Palse), Porcia raggiunge il numero massimo di impianti consentiti dalla legge, che ne prevede uno almeno ogni 5 mila abitanti. «È prevedibile – spiega il vicesindaco con delega all’Ambiente Giuseppe Moras (Pd) – un’erogazione di almeno 500 mila litri di acqua annui, che permetterà il risparmio sia di 300 mila bottiglie di plastica, pari a 14 tonnellate, sia di 91 tonnellate di anidride carbonica».
Le “casette” erogano acqua proveniente dalla rete idrica comunale al costo di 3 centesimi al litro per la naturale e di 7 per la frizzante. La società proprietaria delle casette, ricorda il vicesindaco, a garanzia della qualità dell’acqua messa a disposizione, «deve effettuare periodicamente analisi chimico-fisiche e microbiologiche e disporre di un piano di manutenzioni e controlli».
A proposito di acqua, è entrata in vigore con l’inizio del mese l’ordinanza a firma del sindaco Giuseppe Gaiarin che fa divieto di consumare l’acqua per utilizzi diversi da quello umano nelle fasce orarie dalle 6 alle 8 del mattino e dalle 17 alle 23. «Nel frattempo – conclude Moras – sono state aperte le valvole di adduzione dall’acquedotto di Fontanafredda alla rete dell’acquedotto di Sant’Antonio, attraverso via Zorutti». Un provvedimento che consentirà di aumentare l’attuale disponibilità di acqua potabile nel quartiere storicamente afflitto da carenza idrica durante i mesi estivi.
(m.pa.)
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