Popolari venete, il rebus dei rimborsi ai truffati

Banche, il Fondo indennizzi sotto accusa. Puschiasis: il portale Consap a misura di tecnici e burocrati, non dei cittadini

UDINE. «Il portale internet Consap, unico mezzo attraverso il quale è possibile presentare, da parte degli ex soci di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, la domanda per ottenere i rimborsi, è fatto a misura di tecnici e burocrati, non dei cittadini.

Le difficoltà che incontriamo sono innumerevoli e di difficile soluzione». Il conto alla rovescia, per fare richiesta di risarcimento, è partito il 22 agosto e avrà scadenza dopo 180 giorni. Ma sono state sufficienti due settimane, alle associazioni di tutela dei risparmiatori, per rendersi conto che riavere qualche euro sul conto corrente di chi si è visto azzerare interi capitali per i crac delle azioni di BpVi e Vb, non sarà una passeggiata.

La presidente di Consumatori attivi, l’avvocato Barbara Puschiasis, parla di vero e proprio «terno al lotto». «Finora la nostra associazione - ammette Puschiasis - è riuscita a caricare correttamente sul sito una sola domanda e ce l’abbiamo fatta dopo sei giorni di tentativi perchè comunque il sito dedicato si blocca in continuazione. Di molte altre domande ci manca anche solo un documento, ma non possiamo inviarle incomplete, altrimenti perdiamo il diritto al rimborso.

E se la domanda viene rigettata, non si può fare appello. Quindi meglio andare più piano, in questo caso davvero la fretta è cattiva consigliera. Gli interessati sono disorientati, credono di avere tutta la documentazione necessaria, invece manca sempre qualcosa».

«Peccato che nel giro di qualche giorno - aggiunge la presidente di Consumatori attivi - i grandi entusiasmi così come i grandi numeri siano stati smontati perchè l’amara verità era che il sito www.fondoindennizzorisparmiatori.consap.it manifestava gravi malfunzionamenti. La verità era che le domande inviate erano qualche decimale (a essere ottimisti) e che la documentazione indicata nelle istruzioni Consap per la presentazione delle stesse non era sufficiente poichè il portale ne richiede di più specifica».

Naturalmente i risparmiatori sperano che presto la situazione possa migliorare. «A giorni, ci ha comunicato la Consap - spiega ancora Puschiasis - , verrà fissato l’incontro a Roma che avevamo richiesto per avere spiegazioni e per chiedere semplificazioni della procedura. Inoltre già dalla prossima settimana dovrebbe essere disponibile sul portale un modulo che dovrà essere rilasciato da Banca Intesa per le ex Popolari venete che conterrà un’attestazione con tutti i dati sugli strumenti necessari da inserire per ciascun risparmiatore.

Sarebbe stato sicuramente meglio se la costruzione del portale Consap fosse avvenuta di concerto con le associazioni dei risparmiatori con un periodo di prova al fine poi di metterlo in opera solo nel momento in cui poteva ritenersi funzionante e definitivo. Questo sta comportando non pochi disagi che chiediamo portino il Ministero dell’Economia a disporre una proroga dei termini per la presentazione delle domande almeno per il periodo di malfunzionamento».

Come si ricorderà gli ex soci di BpVi e Veneto Banca in Friuli Venezia Giulia che hanno perso i loro soldi sono circa 15 mila. Avranno diritto al rimborso del 30% del capitale perduto (per un massimo di 100 mila euro) coloro che hanno un reddito Irpef fino a 35 mila euro e un patrimonio mobiliare fino a 100 mila euro.

 

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