Ponti radio e wifi: ecco la rete fai da te

Nelle frazioni di Enemonzo arriva l’antenna condominiale di Eolo. Spunta anche l’educatore digitale per ridurre i disagi alla gente

UDINE. Quando non c’è la banda larga la gente si organizza e punta all’autogestione. C’è chi si inventa educatore digitale per consigliare chi come lui sta combattendo con linee lente, più lente della velocità garantita dal gestore, e spunta l’antenna di condominio installata grazie alla disponibilità di un residente nella frazione vicina.

Tutto questo è accaduto a Enemonzo e nelle sue frazioni di Colza e Tartinis. Tutto è iniziato quando Andrea Segato, carabiniere in pensione, si trasferì da Tolmezzo a Enemonzo. Nella nuova casa fece subito i conti con l’assenza dei collegamenti Internet.

«Nel voler attivare una linea mi sono imbattuto nella difficoltà di risiedere in una zona servita male», spiega Segato dopo aver ottenuto, grazie al ricorso all’Agicom, l’annullamento del contratto sottoscritto con un gestore che non manteneva quanto promesso ovvero i 7 mega di velocità.

A ottobre dello scorso anno, però, arrivò Eolo, il service provider che ha installato i suoi impianti sullo Strabut. «Chi si trova in visibilità ottica nagiva senza problemi, mentre chi si trova in zona d’ombra non può farlo», aggiunge Segato, il primo utente Eolo in Carnia.

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Risolto il problema, Segato non solo, con la collaborazione del Comune, si è reso disponibile a fornire assistenza ai concittadini che si trovano ad affrontare lo stesso problema (a Enemonzo lo sportello è aperto tutti i mercoledì dalle 16 alle 17, a Villa Santina il giovedì previo appuntamento), ma ha anche individuato una casa a Tartinis ben posizionata rispetto all’impianto di Eolo sullo Strabut. «Al proprietario – spiega – ho proposto una connessione gratuita in cambio della concessione d’uso per l’installazione di un’antenna condominiale sul tetto».

Gli è bastato promuovere l’idea e in brevissimo tempo ha ottenuto l’adesione di tre famiglie residenti a Colza disposte a sostenere le spese per l’installazione dell’antenna per l’attivazione del segnale formato condominio per quattro utenze indipendenti. «Si tratta di un contratto biennale in attesa della realizzazione del progetto previsto dal Ministero dello sviluppo economico (Mise), dopodiché valuteremo se rinnovarlo o meno», continua l’educatore digitale ricordando che «Eolo formato condominio dà la possibilità di avere quattro connessioni di segnale con un’antenna.

Grazie a questa soluzione le tre famiglie di Colza in totale ombra Internet si sono accordate per pagare la connessione alla famiglia di Tartinis disposta a cedere loro un’antenna sul tetto che riceve il segnale wi-fi dallo Strabut. Il segnale poi verrà ri-trasmesso alle famiglie di Colza». Tutto questo si può fare – sono sempre le parole di Segato - «tramite antenne radio che hanno una tolleranza d’invio segnale orizzontale di 60 gradi e verticale di 35 gradi al costo di circa 100 euro».

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In Carnia Eolo si sta sostituendo ai gestori che non investono in questa zona. Questo è uno dei tanti metodi fai da te utilizzati dalla gente per ovviare all’assenza dei collegamenti. Una situazione, questa, presente in diverse zone del Friuli. Lo confermano le segnalazioni che continuano ad arrivare in redazione.

Anche a Sauris non è facile collegarsi in rete. Il prosciuttificio Wolf non poteva permettersi di rallentare l’attività per l’assenza della banda larga e della rete ultraveloce. L’imprenditore Stefano Petris, ha deciso infatti di investire nell’installazione di un ponte radio con Udine e i risultati sono soddisfacenti. Lo speedtest conferma infatti che in download si viggia a 5.94 Mbps, in Upload a 3,57 Mbps con un Ping di 37 ms. Numeri, comunque, inferiori a quelli che rispetto al tetto fissato dall’Agenda europea dovranno essere raggiunti entro il 2020.

Anche a Sauris gli imprenditori stanno cercando una via d’uscita per poter aprire programmi e pagine che ora, quando va bene, riescono a farlo con molta lentezza. A fare da capofila è il prosciuttificio Wolf. L’azienda riconosciuta dal Gambero rosso tra le migliori in Italia, per poter navigare in rete a una velocità accettabile, stiamo parlando di 5,94 Mbps in download e 3,57 in Upload, è stata costretta a investire più di 5 mila euro per realizzare il ponte radio con Udine. «A Sauris Tim garantisce il 4G ma quando iniziamo a lavorare tutte le rese sono inferiori a quelle che otteniamo con il ponte radio», spiega il titolare Stefano Petris, riconoscendo che da queste parti velocità significa 5, 6 Mbps: «I 30 Mbps restano una chimera».

Ma Petris si accontenta perché ora clicca e la pagine si apre. Tant’è che non riesce neppure a immaginare cosa potrà fare quando avrà a disposizione i 30 Mbps. «Abbiamo realizzato il ponte radio con Udine attraverso il passo Pura – continua l’imprenditore –, l’abbiamo fatto per superare una carenza che non ci consentiva di lavorare al meglio e soprattutto di comunicare con la nostra sede di Codroipo». L’obiettivo è coinvolgere le altre aziende che si trovano nella stessa situazione. In questo modo saranno abbattuti i costi di gestione del ponte radio.

Tra le tante segnalazioni di disagi che ci stanno arrivando in redazione, c’è anche quella di Tiziano Orgnacco di Buttrio al quale è bastato cambiare gestore per migliorare le performance del suo collegamento online. «La vecchia connessione non superava i 13.06 Mbps, mentre ora con Tim raggiungo velocita di download sempre sopra i 12 Mbps, upload stabile a 0.9 così l’utilizzo di Internet è godibilissimo. Si può tranquillamente fare streaming multipli, scaricare film, abbonarsi a web tv perché la connessione te lo consente senza problemi».

Questo dovrebbe essere lo standard invece è l’eccezione. Ecco perché continuiamo a chiedere la collaborazione dei lettori per monitorare la situazione in tutto il Friuli Venezia Giulia. Continuare a fare gli Speed test e a inviarli, raccontando le vostre storie, attraverso il form a disposizione sul sito www.messaggeroveneto.it. Restano comunque sempre validi gli invii via mail a web@messaggeroveneto.it oppure cronaca@messaggeroveneto.it o sulla nostra pagina Facebook.

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