Polo per accoglienza e convegni nella zona dell’ex Hypo Bank

La proposta dei titolari del Meditur Hotel per potenziare i servizi in un’area in cui c’è anche la piscina



Un’operazione economica che potrebbe rilanciare una zona poco valorizzata, ma con grandi potenzialità – tra servizi alberghieri, piscina comunale e uffici – a beneficio dei cittadini e dei turisti. È stato acquistato all’asta dalla società Ovi Hotels srl il Meditur Hotel Udine Nord, che ha sede in via Alpe Adria, a Tavagnacco.

Dopo il fallimento della cooperativa Cesi di Imola, che in passato aveva partecipato alla costruzione dell’immobile, la struttura ha ora un nuovo proprietario.

«Dopo quattro anni di gestione in cui pagavamo l’affitto al Tribunale abbiamo deciso di investire e di comprare l’edificio», commentano gli imprenditori di Ovi Hotels.

L’investimento complessivo della società – che è parte di un gruppo alberghiero che conta 25 hotel in tutta Italia – è di un milione e 800 mila euro, ma all’operazione hanno partecipato anche Prima Cassa Fvg, che ha sorretto dal punto di vista finanziario gli imprenditori, e Confidi Friuli, realtà che fa parte del mondo del commercio.

«Nel giro di un paio d’anni intendiamo risistemare le camere e l’immagine della struttura, dando un deciso restyling a tutto l’hotel», aggiungono gli albergatori, per poi fare un passo ulteriore. L’obiettivo futuro è dar vita a una collaborazione con Aquileia Capital Services, la nuova proprietà della struttura creata dall’architetto californiano Thom Mayne, dove aveva sede l’Hypo Bank.

«A fianco all’hotel, all’interno di quell’enorme palazzo, ci sono sale congressi praticamente inutilizzate – affermano ancora dalla Ovi Hotels –. La nostra idea è quella di creare una “joint venture” con la nuova proprietà: la collaborazione ci permetterebbe di mettere a disposizione delle aziende che si muovono per lavoro anche i servizi alberghieri».

Il Meditur Hotel ha a disposizione 120 camere, dà lavoro a 13 dipendenti e oggi offre servizio di pernottamento e prima colazione. «Sappiamo che nella zona era prevista anche la costruzione di un ristorante, ma non se n’è fatto nulla – concludono –. Magari è presto per parlarne, ma sarebbe interessante che si pensasse anche a quella progettualità in modo da consentire ai clienti di godere anche del servizio di ristorazione senza doversi muoversi dall’hotel».

«È un dato positivo il fatto che questa società, che era già gestore della struttura, abbia ritenuto di investire sul nostro territorio – commenta l’assessore ai lavori pubblici, Paolo Morandini –. Dopo un periodo segnato dalle difficoltà generali, possiamo dire che le cose stanno cambiando: l’immobile che ospitava l’Hypo Bank sta tornando a vivere con spazi destinati a uffici, l’albergo ha trovato stabilità con la nuova proprietà, la piscina è all’esame del Comune per la riqualificazione: le condizioni per lo sviluppo della zona ci sono tutte». —



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