Polizia locale unica con l’Uti, buona partenza in Carnia
Tolmezzo, il presidente Brollo: sfida complessa che abbiamo accettato da gennaio. Solo 16 agenti per 24 Comuni. In vista nuove assunzioni per coprire il territorio

TOLMEZZO. Con l’Uti della Carnia ecco i risultati nei primi otto mesi di attività del Comando unico di Polizia locale. Nonostante le difficoltà connesse all’organizzazione, l’inquadramento del servizio all’interno dell’Uti e la carenza di personale (16 agenti per 24 Comuni), sono stati garantiti tutte le pratiche amministrative di competenza, la maggior parte degli interventi sul territorio e il servizio boschivo in 3 comuni richiedenti.
Tra le attività amministrative si registrano: 290 ordinanze di disciplina della viabilità stradale per lavori o eventi, 31 autorizzazioni a insegne pubblicitarie e l’accertamento di 14 violazioni amministrative.
L’intervento della Polizia locale (nel rilascio delle autorizzazioni amministrative necessarie e, all’occorrenza, con servizio di viabilità e vigilanza anche in giorni festivi) ha garantito il regolare svolgimento di tutti gli eventi sportivi locali, nazionali e internazionali, come Giro d’Italia e Carnia Classic Zoncolan, che hanno interessato molti comuni.
Si segnala il rilievo di 13 incidenti stradali, 14 posti di controllo con 103 veicoli controllati e 12 postazioni con autovelox.
Con l’attività di sorveglianza del territorio la Polizia locale ha identificato 44 persone (29 gli stranieri, specie richiedenti asilo o questuanti)e rilevato 3 violazioni (di cui una penale) in materia di abbandono e smaltimento illecito di rifiuti. Oltre 300 gli interventi, 650 re totali di lavoro del personale in comuni diversi dalla sede di appartenenza.
Per garantire i servizi con omogeneità sull’intera Carnia e migliorarne la qualità, la Polizia locale si è dotata di un nuovo automezzo di servizio e ha aperto due bandi di concorso per assumere un ufficiale e un agente.
Il presidente dell’Uti, Francesco Brollo, afferma: «L’organizzazione del servizio di polizia locale è una sfida complessa che l’Uti della Carnia ha accettato e che servirà a dare risposte alle diverse esigenze dei Comuni. Pur dovendo operare su un territorio vasto con un’oggettiva carenza di organico – ha riferito ancora Brollo – , il lavoro svolto dagli agenti è già significativo. Il cambiamento va giudicato in prospettiva, se ci fermiamo all’immediato sarebbe ingeneroso e scorretto, perché ogni riorganizzazione porta disorientamento all’inizio. Con la copertura di posti rimasti vuoti in organico, già iniziata, potremo – conclude il presidente dell’Uti – finalmente pensare a un’organizzazione più capillare sul territorio».
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