Polizia, anno nuovo e altri addii: arriva solo un funzionario

Ugl Federazione sindacale di polizia sul piede di guerra. Nel mirino la carenza di personale in Questura. «Di questo passo – ironizza il segretario nazionale di Ugl Fsp Raffaele Padrone – fra 5 anni avremo una stanza per ciascuno in piazzale Palatucci, visto che il turnover non c’è e il ministero non ci ascolta». Padrone elenca le prossime partenze: scadono le quattro figure in aggregazione a Pordenone i primi di gennaio. «Non sappiamo se verranno rinnovate – aggiunge il sindacalista della polizia. Il questore Diego Buso si è già mosso, chiedendo il rinnovo. Il 15 gennaio un sovrintendente sarà trasferito dalla squadra volante alla polizia ferroviaria di Pordenone. Aveva richiesto il trasferimento due anni fa. Noi siamo contenti per il collega, ma tutti questi fatti messi assieme ci fanno pensare che al ministero non abbiano capito nulla. Ci hanno promesso nuovi uomini, invece vanno via». Unica nota positiva, l’arrivo a metà gennaio di un nuovo funzionario in questura. Anche se, precisa Padrone, «abbiamo il 50 per cento in meno di funzionari». «Manca la forza lavoro, non è possibile andare avanti così, soprattutto mentre cresce la domanda di sicurezza e di interventi di ordine pubblico, vista la frequenza dei regolamenti fra bande in città. Invece navighiamo a vista. Al massimo riusciamo a fare una volante per turno», osserva il sindacalista. Padrone poi stigmatizza l’aumento da 20 ai 40 euro in busta paga con il nuovo contratto, dopo otto anni di attesa. «Aumentano i reati informatici e vogliono chiudere la polizia postale. Che cosa aspetto sotto l’albero? Almeno la metà dei poliziotti che mancano. Per il 2018 mi auguro che il dipartimento si ricordi che Pordenone fa parte delle questure d’Italia».