Polisportivo al rugby e le società di calcio insorgono per averlo

PASIAN DI PRATO. Le associazioni calcistiche del Comune fanno squadra e si riuniscono in un comitato dichiarando battaglia per la gestione del Polisportivo.
La scorsa settimana la giunta Pozzo ha approvato la delibera con cui accoglie il progetto presentato dall’Asd Rugby Udine junior che, dopo due gare indette dal Comune e andate deserte, era rimasta l’unica in campo a manifestare interesse. Ora però le realtà pasianesi (Atletico Pasian di Prato, Pasianese calcio, La Friulana e le squadre di amatori Orlanda Pasian e Pizzeria da Pippo) si alleano e, tra quelli che vogliono «rivendicare un diritto di precedenza» c’è chi intende trovare piuttosto un accordo con il Rugby per una pacifica convivenza.
«Mentre nei mesi scorsi le associazioni calcistiche locali si trovavano in un momento di debolezza e difficoltà e non avevano la forza di presentarsi alle gare – sostiene Ermanno Venier, presidente dell’Asd Pasianese calcio –, ora il clima è cambiato e, seppure in ritardo, vogliono riprendersi la gestione del Polisportivo». Nella programmazione di fase iniziale, spiega Venier, «era stato incluso anche il gioco del rugby ed erano stati acquistati anche i pali tipici delle porte di questo sport, ma dopo aver constatato l’impossibilità di far convivere le due specialità sugli stessi spazi, sono stati trasformati in porte di calcio» e da allora il Polisportivo è stato usato e frequentato da squadre di football. Tutti gli sport dove si pratica attività fisica sono importanti, per Venier, ma ognuno necessita «di spazi e attrezzature secondo la propria specialità».
Da giugno 2016 saranno presenti l’Asd Atletico Pasian di Prato, che potrebbe raddoppiare i suoi iscritti, la Pasianese calcio con le sue squadre, la nuova Asd femminile La Friulana assieme ad alcune squadre di amatori locali e il presidente si chiede dove potranno svolgere la loro attività se il Polisportivo sarà occupato per allenamenti e gare dei numerosi iscritti del rugby. «Ritengo – aggiunge Venier – che anche la Rugby junior, alla luce di questa nuova realtà, debba seriamente valutare se esistono le condizioni per una gestione normale degli spazi di allenamento e soprattutto delle gare che si disputano sabato e domenica da parte di tutte le associazioni: la convivenza delle due discipline sportive sugli stessi spazi dell’area non è praticabile».
Tra l’altro, osserva il consigliere di minoranza Giorgio Ursig, con l’associazione che si è dichiarata disponibile a gestire l’impianto è in piedi la procedura negoziata per 40 mila euro, «stessa somma che era stata chiesta a giugno dal precedente gestore Venier, al quale però era stato risposto negativamente e che aveva costretto lo stesso a dover recedere anticipatamente dal contratto».
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