Polegato: «Era un uomo buono e pacifico»

SEQUALS. Non si da pace Ferdinando Polegato, il ristoratore di Sequals, titolare insieme alla moglie Teodora Foscato del ristorante-residence “Teodora”, amico dello sfortunato pensionato, fra i primi ad essere raggiunti dalla drammatica notizia e a recarsi a casa dei parenti dell’uomo, conosciuto in paese con il soprannome di “l’americano” per esprimere il proprio cordoglio e la propria vicinanza.
Polegato è noto come un uomo che non le manda a dire, protragonista di molte battaglie. «Non ci credo ancora, l’americano era una persona buona, generosa, come difficilmente se ne incontrano. Un soprannome che gli avevamo dato noi amici proprio per quel suo modo di fare, unico, di chi nonostante vivesse del frutto del sudore sulla sua fronte, non mancava mai di offrire qualcosa da bere agli altri, per il puro e disinteressato piacere di stare in compagnia». «Proprio come uno si immagina faccia un americano», aggiunge Polegato.
E racconta che, seppure in pensione, l’amico B.C, non appena gli veniva richiesto, pur di non deludere le aspettative di coloro che conoscevano la sua bravura con il legno, «faceva dei piccoli lavori gratuitamente, era uno che non riusciva a dire di no a nessuno e dei soldi, di guadgnare ancora, non gli interessava, non avendo nemmeno una famiglia da mantenere».
«Un uomo pacifico, di 64 anni, incensurato, nella sua vita ha solo pensato a lavorare, e l’unico vizio che aveva, se così si può dire, era solo quello di bere un bicchiere in compagnia con gli amici», prosegue il ristoratore, fermamente convinto che il ritiro della patente abbia avuto un effetto destbilizzante tale da indurlo al tragico gesto.
«Mi rendo conto che chi gli ha ritirato la patente abbia agito secondo la legge ed in assoluta buonafede ma sono dell’idea che anche le leggi dovrebbero essere cambiate. È vero, ha avuto un incidente. Ma nessuno si è fatto male. Non era forse sufficiente dargli una sanzione, anche pesante, ma lasciargli la patente di guida? Se lui avesse avuto dei precedenti, avrei capito benissimo e condiviso che quella delle forze dell’ordine fosse la decisione giusta ma è chiaro che, un uomo, da solo, di 64 anni, che non ha null’altro che un buon bicchiere di vino con gli amici, vedendosi togliere anche l'unica possibilità che ha di poter socializzare con gli altri, si è sentito perduto», conclude il ristoratore sequalsese.
Polegato è vicino alla famiglia della vittima. Nelle prossime ore dovrebbe essere resa nota la data dei funerali.
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