Poggiana: «Già scattato il suo licenziamento»

Il direttore generale dell’Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina Antonio Poggiana non ha aspettato e ha già deciso il licenziamento del dipendente accusato di aver utilizzato l’auto di servizio in orario di lavoro per “gestire” la propria officina abusiva. «Sì, ho dovuto licenziare un altro dipendente. Non avevo scelta», conferma il dg che era intervenuto nei giorni scorsi in seguito all’altra vicenda del medico, presunto assenteista, del Pronto soccorso del San Giovanni di Dio.
L’Aas2, infatti, sta attraversando un periodo non particolarmente felice per ciò che riguarda il suo personale: prima, il caso (fragoroso) dei due coniugi Tamburlini che, secondo l’accusa, lavoravano nel loro studio privato di odontoiatri quando invece avrebbe dovuto essere al San Giovanni di Dio. Poi, la vicenda (abbastanza simile) del medico del Pronto soccorso Paolo Arbo, licenziatosi sua sponte, che gestisce a sua volta uno studio dentistico in viale D’Annunzio. «Nell’ultimo caso, non si tratta di un medico, bensì di un nostro tecnico manutentore. Che utilizzava le nostre autovetture per fare qualcos’altro e gestire una officina abusiva».
Poggiana ripete, però, il ragionamento già fatto nei giorni scorsi. E invita tutti a non generalizzare e a fare di ogni erba un fascio. Perché «la gran parte dei nostri dipendenti sono persone serie che dedicano tempo e impegno al loro lavoro. Questi sono solamente dei casi isolati ma che vogliamo vengano perseguiti».
Nei prossimi giorni a tutelare gli interessi dell’Azienda ci sarà, in Tribunale, l’avvocato Federica Obizzi del Foro di Gorizia. Si limita ad osservare che la prima udienza doveva essere già svolta ma è stata rinviata ai prossimi giorni. «Il dipendente effettuava quanto gli viene contestato nell’orario di lavoro», puntualizza il legale. —
FRA.FA.
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