Pochi medici di base: Pagnacco “chiama” Regione e Tavagnacco

L’assessore Laura Sandruvi pensa soprattutto agli anziani «Da noi soltanto tre professionisti e sono in affanno»



Garantire la presenza di un numero sufficiente di medici di famiglia sul territorio. È l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Pagnacco, che richiede un incontro con Comune di Tavagnacco, amministrazione regionale e Distretto sanitario di Udine per trovare una soluzione alla carenza e alla successiva “distribuzione” dei professionisti. Un tema che ritorna, dopo l’ultima riunione che ha coinvolto le amministrazioni comunali, dato il momento di emergenza per la diffusione del coronavirus e anche in vista dei futuri pensionamenti.

«Pensiamo alle persone anziane, che magari vivono da sole e che hanno bisogno di medici curanti. Si tratta di professionisti che oggi stanno vivendo grosse difficoltà a servire tutti i pazienti – ha commentato l’assessore alla salute, Laura Sandruvi –. Pagnacco può contare soltanto su tre medici di medicina generale e questi sono ovviamente in affanno. A breve ci sarà un nuovo pensionamento e per noi resta fondamentale poter garantire il servizio in tutto il territorio».

Ad oggi i medici di famiglia che servono il territorio di Tavagnacco e Pagnacco sono complessivamente dodici e nel Comune guidato dal primo cittadino Luca Mazzaro lavorano Maria Angela Bravo (in via dei Rizzani), Flavio Colle (in via Verdi) e Fatima De Feo (in via dei Platani).

L’assessore comunale con delega alla salute fa quindi il punto della situazione, dopo la polemica nata (ma anche risolta) in seguito al pensionamento della dottoressa Dina Rodaro con il sindaco di Tavagnacco Moreno Lirutti.

«Il vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi, in un recente intervento ha parlato di nuove borse studio e di abbassamento del numero di assistiti – ha affermato ancora Sandruvi –. Ho chiesto un incontro a lui, a Lirutti, e al direttore del distretto sanitario di Udine, Luigi Canciani, perché in questo momento di grande emergenza per il coronavirus abbiamo la necessità di intervenire a supporto dei pochi medici che stanno facendo un enorme lavoro per tutelare nostri cittadini».

L’amministrazione di Pagnacco, nel frattempo, sta naturalmente cercando di sensibilizzare la popolazione a seguire scrupolosamente le indicazioni date dal governo rispetto a tutti comportamenti da tenere. «Gli uffici comunali hanno adottato un sistema di accoglienza che garantisca la sicurezza dei dipendenti e degli utenti – ha spiegato Sandruvi –. Ritengo opportuno consigliare di mettere in atto tutte le precauzioni possibili, anche dal punto di vista etico nei confronti di chi sta lavorando in prima linea da settimane per fronteggiare l’emergenza».

Per quanto riguarda la possibilità di accogliere nuovi medici sul territorio comunale, Sandruvi rileva anche di essersi attivata «per verificare eventuali spazi per nuovi ambulatori. Nel comune di Pagnacco ci sono numerosi locali sfitti che potrebbero essere usati come ambulatori e spero che questo aspetto, in futuro, sia tenuto in considerazione dal medico nella scelta del luogo dove esercitare la professione», ha concluso l’assessore alla salute. —



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