Pnlegge, più spazio ai libri

È cominciato ieri mattina il conto alla rovescia per la dodicesima edizione di Pordenonelegge, il festival letterario che ha fatto conoscere un’altra Pordenone (non più solo terra d’industrie ma anche di cultura) al resto d’Italia. La presentazione ufficiale della kermesse in programma dal 14 al 18 settembre ha visto la sala conferenze di palazzo Mantica piena in ogni ordine di posti. Tutti, dal presidente della Camera di commercio Giovanni Pavan al direttore artistico Gian Mario Villalta passando per le numerose altre autorità presenti, hanno voluto sottolineare il ruolo strategico di questo appuntamento non solo per la cultura ma anche per l’economia e il territorio del Friuli occidentale.
I dati. «Da quattro anni a questa parte – ha spiegato Pavan - compresa l’edizione 2011, Pordenonelegge muove circa 700 mila euro ad annualità. Ad annualità perché nell’anno organizziamo, oltre alla manifestazione di settembre, mediamente una quindicina di iniziative sotto questo marchio. Ma questo è solo il dato diretto movimentato dalla nostra organizzazione. È comunque interessante sottolineare che il 63 per cento dei costi diretti resta sul territorio pordenonese, a beneficio di fornitori di servizi, i collaboratori, le strutture ricettive: in pratica più di 400 mila euro ricadono qui, mentre il rimanente esce dal territorio per pagare servizi resi fuori città, come gli spazi pubblicitari su giornali nazionali, e ovviamente per i compensi agli ospiti». Il festival spende quanto “incassa”. Riceve infatti 732 mila euro da istituzioni (437 mila euro da Camera di commercio, Regione, Provincia e Comune di Pordenone), promotori privati (135 mila euro da Fondazione Crup, Pordenone Fiere, Friuladria) e sponsor (poco più di 160 mila). «In questo 2011 – ha aggiunto Pavan - possiamo contare su 24 sponsor privati, con un incremento del 45 per cento rispetto allo scorso anno».
Gli interventi. «Ma più che sponsor – ha sottolineato l’assessore regionale alla cultura e allo sport Elio De Anna – bisogna chiamarli veri e propri partner, come la Regione che ha sostanzialmente confermato il proprio sostegno all’evento». Stessa sottolineatura sul sostegno da parte della Provincia di Pordenone, con l’assessore alla cultura Giuseppe Bressa che ha anche rimarcato lo spessore culturale acquisito grazie al festival dal Friuli occidentale. «Ormai Pordenonelegge – ha aggiunto il neosindaco cittadino Claudio Pedrotti – è un’icona che permette di riconoscere e promuovere la città ovunque». Silvano Pascolo, presidente di Concentro, ha ricordato come il festival sarà tra i punti forti della candidatura del Nordest, tramite la città di Venezia, quale capitale europea della cultura nel 2019. Si sono poi aggiunti i saluti di Fondazione Crup, Friuladria, Fiera e Cinemazero.
Le novità. Confermate tutte le sedi degli scorsi anni e la gratuità degli incontri («Finchè potremo a livello economico rimarrà tale», ha sottolineato Pavan) si è passati a elencare le novità, come la tensostruttura da 400 posti in piazza della Motta, il nuovo spazio ragazzi in piazzale Ellero dei Mille, il rinnovato angolo delle case editrici indipendenti in piazza XX settembre. E poi la forza degli oltre trecento volontari e i centomila visitatori attesi.
I nomi. Villalta ha poi dato una rapida panoramica dei nomi attesi, dal premio Nobel per la letteratura Naipaul ad Alessandro Baricco, da Eugenio Scalfari ai grandi nomi dello sport (continuazione del progetto con l’assessorato regionale patrocinato dal Messaggero Veneto) quali Dino Zoff, Pietro Mennea e Oscar Pistorius, atleta senza gambe ma con una grande forza di volontà che ha appena scritto un libro. Ritorna anche la Mappa dei sentimenti, che quest’anno vedrà sul palco psicanalisti e psicologi, a cominciare da Crepet.
Fuorionda. Durante la conferenza c’è stato qualche “mugugno” pacato per la durata degli interventi politico, ma d’altronde il programma è davvero ampio e molte erano le cose da dire. Appuntamento quindi a dopo Ferragosto, quando Pordenonelegge avrà assunto la sua forma definitiva.
Davide Francescutti
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