Più servizi a Sant’Agnese un agriturismo nel convento
GEMONA. Si chiude l’iter per il riordino a Sella Sant’Agnese, dove si lavora per la futura creazione di un punto di ristoro per il turista della montagna gemonese.
Presto passerà all’attenzione del consiglio comunale l’ultimo punto riguardante il riordino di Sant’Agnese, riguardante l’area dell’ex convento, da decine di anni un cumulo di macerie dove ora si potrà ricostruire rispettando i volumi dei vecchi manufatti, ma stavolta finalizzati all’attività agrituristica. È il frutto del riordino fondiario realizzato dall’amministrazione che ha permesso di assegnare gli spazi ai proprietari, che in base a una convenzione con il Comune si impegnano a intervenire ricostruendo attraverso una iniziativa pubblica e privata. «L’iter burocratico è giunto al suo termine», spiega il sindaco Paolo Urbani. «La prossima seduta del consiglio accetterà la donazione da parte dei privati di parte delle proprietà relative alla corte accanto alla chiesa e di un piccolo locale che risistemeremo e metteremo a disposizione di associazioni o a finalità didattiche. È un progetto realizzato con i proprietari, che ringrazio, e che è finalizzato alla valorizzazione di un sito molto apprezzato dai gemonesi».
Sant’Agnese è un piccola sella montana in cui vengono organizzate alcune manifestazioni primaverili, ma è soprattutto un luogo molto frequentato: non solo dai residenti, ma anche da visitatori provenienti dalla città, desiderosi di fare una breve passeggiata in montagna. Da Sella Sant’Agnese è possibile raggiungere Venzone o scendere sul Tagliamento e anche per questa posizione turisticamente strategica è un punto spesso attraversato da numerose competizioni sportive in montagna.
In futuro, chi raggiungerà Sant’Agnese, potrà dunque trovare un agriturismo in cui poter fermarsi e degustare qualche prodotto del territorio. L’intervento che si andrà a realizzare è stato già definito sul piano regolatore con l’ultima variante con la quale si era riconosciuto il valore storico e ambientale di quella parte di territorio. «Nella convenzione stipulata con i privati», spiega il sindaco Urbani, «vi è un accordo preciso delle parti, che si impegnano a realizzare quanto concordato presentando appositi progetti e l’amministrazione comunale parteciperà alla sua parte di ristrutturazione nel recupero di locali che potranno offrire un servizio ai frequentatori della montagna».
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