Piove dentro il palasport di Latisana, arrivano secchi e bacinelle

LATISANA. Da giorni piove dentro al palazzetto dello sport di via Bottari. Il vento forte, della scorsa settimana, ha definitivamente tolto dalla loro sede le guaine della copertura, che già da tempo, confermano in comune, davano problemi di infiltrazioni. Con il risultato che l’acqua caduta, con le forti piogge che hanno continuato a interessare la zona fino a mercoledì sera, è entrata nel sottotetto.
E così sul parquet del palazzetto “piove”. Da venerdì scorso, secchi e bacinelle, sono costantemente presenti sul terreno di gioco, purtroppo anche durante le partite di campionato della società di basket, quella del campionato di C2 giocata sabato e quella della squadra giovanile, disputata lunedì sera.
E ancora “tatami bagnati” durante la settima edizione del Karate Cup che ha visto ospiti della società Budolife centre, proprio al palazzetto di via Bottari, di alcune centinaia di karateki, provenienti dal Friuli, dal Veneto e dalla Slovenia: slalom fra i secchi e operatori sempre pronti, con lo straccio in mano, per asciugare il parquet.
In Comune confermano di essersi già attivati, ma il brutto tempo che ha perseverato per giorni, ha impedito di effettuare un sopralluogo alla struttura, per stabilire esattamente l’entità del danno. Ieri la tregua concessa da Giove pluvio ha permesso di fare un punto sulla situazione e di programmare per oggi una verifica tecnica della copertura del palazzetto.
«Molto probabilmente riusciamo a risolvere la questione, con un intervento del personale dei servizi esterni del comune – ha detto fiducioso, l’assessore ai lavori pubblici, Sandro Vignotto – certo è che la struttura ha i suoi anni e per questo abbiamo chiesto alla Regione un finanziamento.
Vorremmo affrontare una manutenzione generale della copertura, prima che magari si verifichi un danno ben più importante di quello visto in questi giorni». Il palazzetto dello sport di Latisana è stato realizzato fra il 1996 e il 1999, non senza difficoltà legate al fallimento della ditta che aveva vinto l’appalto e accompagnate da uno strascico di polemiche, innanzitutto per la cifra spesa, allora giudicata una follia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto