Piccoli vandali a Udine, baby gang entra in azione all’asilo San Marco

UDINE. La scuola materna parrocchiale San Marco, di via Monte Ortigara, è finita nel mirino di una baby gang della zona. Un gruppo di otto minorenni, poco più che bambini, residenti nelle vicinanze di piazza Chiavris, domenica sera si è introdotto nel cortile dell’asilo e ha danneggiato alcuni giochi.

Considerato che non è la prima volta che succede, il consigliere comunale, Paolo Pizzocaro (Per Udine), sollecita il Comune ad alzare la recinzione che separa la scuola dal parco Brun.

I ragazzini hanno “conquistato” il cortile della scuola scavalcando proprio la recinzione che, sul retro, separa l’edificio dal parco Brun e dopo averli visti giocare a calcio facendo finire la palla contro una finestra mandando in frantumi un vetro, una residente nei palazzi adiacenti ha segnalato la presenza dei ragazzini alla polizia locale.

Tempestivo l’intervento dei vigili costretti pure loro a scavalcare la recinzione per acchiappare i ragazzi e accompagnarli dai genitori.

Che sia stata una bravata non c’è alcun dubbio, ma quello che preoccupa i vertici della scuola e i cittadini è che non è la prima volta che le baby gang scavalcano quella recinzione e che si divertono a danneggiare le attrezzature didattiche della scuola materna.

«Non è la prima volta che succede, anche in precedenza sono state trovate bottiglie rotte, cartoni con resti di pizza abbandonati nell’area» insiste Pizzocaro facendo notare che è stato danneggiata pure un’asta della ringhiera.

Proprio perché in molti temono che queste bravate possano avere esiti anche preoccupanti, Pizzocaro rispolvera la mozione indirizzata più di due anni fa all’allora assessore all’Ecologia, Lorenzo Croattini, rimasta però lettera morta.

Con quella mozione, il capogruppo di “Per Udine” sollecitava «il posizionamento di un’adeguata rete di protezione tra il parco Brun e la scuola materna parrocchiale San Marco.

Una recinzione - spiega sempre Pizzocaro - che non permetta lo scavalcamento di persone dal parco all’interno del cortile della scuola». In quell’occasione, Pizzocaro ne faceva una questione di sicurezza. Problema riemerso proprio ieri quando i ragazzini hanno deciso di andare a giocare nello stesso cortile della scuola.