«Piccoli concessionari da tutelare»

LIGNANO. L'appello arriva direttamente dal presidente regionale di Confartigianato Graziano Tilatti: «La Regione tuteli l'economia artigiana delle piccole imprese del mare attive nelle marine messa a rischio dalle gare per le concessioni demaniali, a seguito della direttiva europea Bolkenstein».
Un appello che arriva a tre giorni dalla discussione in Consiglio della nuova legge regionale in materia di demanio marittimo. Nei giorni scorsi una delegazione di Confartigianato Fvg ha presentato alla I Commissione consiliare e all'assessore regionale Francesco Peroni, referente della materia, alcune richieste puntuali «risultato di un lavoro di studio delle norme e di confronto con i territori e le imprese partiti nel 2014». Si tratta di un documento sottoscritto anche da Cna e da Ures, l'Unione economica slovena e «rappresenta quindi alcune centinaia di imprese in Regione».
Quattro i punti chiavi sottoposti alla Regione perché li recepisca nella nuova disposizione. «La direttiva europea Bolkestein, che prevede la messa a bando delle concessioni, - riferisce Tilatti - non dovrebbe interessare le imprese del mare poiché essa si applica alle attività di servizio alla persona e non alle realtà manifatturiere, come sono queste imprese artigiane», che nelle marine si occupano di tutte le necessità delle imbarcazioni. Se, tuttavia, non fosse possibile escludere dagli effetti della Bolkestein tali imprese, alla Regione si chiedono alcune attenzioni sui bandi di gara: «Creare coefficienti di merito per le professioni che racchiudono saperi specialistici, di valore culturale oltreché economico, prevedere canoni di concessione adeguati a realtà che devono fare i conti con congiunture difficili, prevedere durata congrua delle concessioni». Inoltre e non da ultimo, prosegue Tilatti, predisporre «regole chiare, certe ed eque per gli indennizzi». (v.z.)
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