Piazza Vittoria si spopola esercenti sempre più in crisi

Piazza Vittoria può davvero aspirara ancora a diventare il “salotto buono” della città? Probabilmente solo in parte, visti i tanti problemi che la zona deve ancora risolvere. Da un lato ci sono le grane legate alla pavimentazione più che sconnessa di fronte alla chiesa di Sant’Ignazio, dall’altro gli annosi ritardi nel completamento dell’impianto di risalita al castello.

Tutte questioni che preoccupano fortemente gli esercenti dell’area, già vessati dalla crisi. Ora, ulteriori possibili ritardi nel completamento degli impianti di risalita faranno probabilmente sfumare le speranze di chi, in questo periodo, ha deciso di puntare in questa grande area riqualificata per avviare un’attività imprenditoriale. Negli ultimi tempi, infatti, non c’è solo chi ha chiuso i battenti: poche settimane fa, ad esempio, nella piccola via Bombi che conduce all’omonima galleria, è stato inaugurato il “Tunnel food and drink”, nello spazio ristrutturato di fronte alla Mediateca che era chiuso ormai da 15 anni. L’idea della proprietaria è stata quella di puntare su un’offerta assente negli immediati dintorni, ovvero principalmente piatti tipici sloveni base di cevapcici, pleskavice e affini.

In tutto, comunque, sono otto gli esercizi pubblici di piazza Vittoria e se alcuni sono di vecchia data, come il Wine Cafè 1628 Piazza Grande, altri sono più recenti come la caffetteria Flair, il bar-birreria Aquila nera e la Bottega del vino. I negozi di vestiti però sono sempre meno e poi spicca, da anni, il bar abbandonato vicino al cinema. Qui a vedere film nel weekend non mancano persone, ma nei periodi infrasettimanali da queste parti la desolazione si fa pungente. Insomma un peccato, perché Piazza Vittoria qualche carta da giocare potrebbe sicuramente avercela. Manca, però, l’asso nella manica. (e.m.)