Piazza a Borgomeduna Ecco i progetti in campo

Otto idee per ripensare il cuore del quartiere. Attese le osservazioni della gente Gli elementi comuni: un’area pedonale schermata dal verde e un centro civico 
M.mi.

L’elemento comune è l’abbattimento dei vecchi edifici per creare un’area pedonale, schermata dal verde e un nuovo volume, da destinare a centro civico. Geometrie e perfino colori, però, sono realizzati con sensibilità diverse: chi trasforma l’attuale rotonda in un otto, chi realizza una piazza come una sorta di rotonda gemella senza le auto, chi mette al centro la piazza e fa ruotare attorno le auto. Sono diverse le proposte che i professionisti che hanno partecipato al concorso di idee per la nuova piazza di Borgomeduna hanno immaginato. Ora le tavole – realizzate dai professionisti Antonio Angelucci; Giuseppe Magenta; Meterc, Mazzarotto e Comar; Luca Lunardi; Abaco associati, Biancoarancio srl, architetto Poletto; Bigi, Russi, Petozzi, Perissinotto, De Marchi; Sado associati; Del Prete – sono disponibili sul sito del Comune.

Chiunque può consultare gli elaborati e inviare contributi e osservazioni all’email dedicata borgomeduna@comune.pordenone.it. La divulgazione online dei progetti degli architetti che hanno partecipato al concorso fa seguito all’incontro pubblico nel quale il sindaco Alessandro Ciriani, l’assessore Cristina Amirante e i tecnici del Comune avevano presentato ai residenti le prime tre proposte classificate. Ora si aggiungono anche le altre cinque soluzioni ideate.

«A Borgomeduna una vera piazza non c’è – spiegano Ciriani e Amirante – c’è solo una rotonda che interseca 5 strade (viale Martelli e le vie Canaletto, Nuova di Corva, San Giuliano e Udine, ndr), per cui i residenti hanno sempre sentito la necessità di una piazza. Creando aree verdi e spazi comuni quell’area potrà avere una nuova dignità. Perché il concorso di idee? Perché non si tratta di progetti calati dall’alto ma, appunto, di idee da cui partire per confrontarci con la comunità, raccogliere la volontà dei cittadini e tradurla laddove possibile in un vero e proprio progetto condiviso. È un sistema partecipato che funziona e che abbiamo già adottato per altri cantieri importanti».

«La nostra attenzione è rivolta a tutti i quartieri – aggiunge Ciriani, rispondendo così all’attacco del Pd sul fatto che in questi cinque anni Borgomeduna sia stata trascurata –. Non possiamo intervenire dappertutto in un colpo, stiamo operando per quadranti e passo dopo passo copriamo e copriremo tutte le zone. In merito a Borgomeduna stiamo lavorando per un rinnovo non solo viabilistico, ma per dare una sorta di nuova identità al quartiere. Penso al Consorzio universitario lì insediato, su cui abbiamo creduto e su cui vogliamo investire ancora di più. I corsi che abbiamo portato hanno avuto successo, al netto della pandemia. Abbiamo 1500 studenti e dobbiamo fare in modo che questa realtà si innervi ancora di più nel quartiere e nella città, aumentando spazi e corsi».

Il rifacimento del cuore del quartiere – che non può prescindere da uno snodo viabilistico fondamentale, in quanto qui arrivano i flussi provenienti dall’autostrada e dall’Azzanese – dovrà servire soprattutto a creare un luogo di incontro. Quello che finora il quartiere ha identificato con la chiesa e più in generale con gli spazi della parrocchia di San Giuseppe. Le osservazioni dei residenti saranno importanti per migliorare le idee dei professionisti. —



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