«Piano sicurezza? Garantite ai vigili l’indennità dovuta e i manganelli»

Lettera al sindaco, al presidente Uti e alla comandante La Uilfpl: «Fontanini ci aiuti a ottenere quanto ci spetta»
Udine 19 giugno 2018. Controlli Vigili Urbani. © Foto Petrussi
Udine 19 giugno 2018. Controlli Vigili Urbani. © Foto Petrussi



Si parla tanto di sicurezza urbana, ma si dimenticano i diritti dei vigili: dall’indennità di ordine pubblico agli strumenti per difendersi, come il bastone estendibile di cui sono dotati gli agenti in altre città.

È quanto scrive in una lettera inviata al sindaco Pietro Fontanini, alla comandante dei vigli urbani Fanny Ercolanoni e al direttore generale dell’Uti Friuli Centrale Carmine Cipriano, il coordinatore polizia locale Uilfpl Fvg, Michele Lampe.

«Facciamo seguito alle notizie apparse sulla stampa relative al ritorno della gestione della Polizia locale in capo al Comune di Udine e al suo utilizzo come previsto dal “Patto per l’attuazione della sicurezza Urbana” sottoscritto tra Comune di Udine e Prefettura. Quale organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa all’interno del comando dell’Uti Friuli Centrale e a breve del Comune di Udine, vogliamo proporre delle riflessioni e degli spunti al primo cittadino e al direttore dell’Uti, sia per garantire il miglior servizio possibile, sia perché siano garantiti i diritti dei lavoratori coinvolti. Si è accennato al “Patto per l’attuazione della sicurezza Urbana” sottoscritto tra Comune e Prefettura, quale strumento previsto dalla legge Minniti: ebbene, forse la nuova giunta e il sindaco non sanno che il personale, dal 2017, svolge servizi d’istituto a seguito di specifica ordinanza emessa dalla Questura, autorità preposta all’individuazione dei contingenti numerici da attivare per ogni forza di polizia (statale e locale) nonché al loro utilizzo sul territorio e al loro riconoscimento economico quale addetti all’ordine pubblico. Noi, però – si legge ancora – non percepiamo quell’indennità nonostante sia prevista per legge e sia richiamata espressamente all’interno degli atti firmati dal questore. A specifica richiesta, ci è stato risposto che “la prefettura non ha ricevuto i fondi necessari da trasferire ai soggetti interessati dai servizi messi in atto dalla questura”. Ebbene, onorevole Fontanini, se ha effettivamente a cuore la polizia locale e il servizio reso, crediamo che non possa che convenire con noi che questo servizio debba essere retribuito a norma di legge e per tanto le chiediamo di attivarsi per il futuro e per quanto ancora non percepito dagli operatori».

Alla luce, poi, del sempre maggior coinvolgimento della polizia locale, Lampe scrive ancora: «Nei controlli di prevenzione e sicurezza, con l’obiettivo di decentralizzare sul piano locale i nuovi strumenti come previsto anche dal patto, il nostro corpo rappresenta da tempo un presidio di legalità fondamentale e insostituibile sul territorio e un punto di riferimento per i cittadini. Non a caso numerose amministrazioni in Italia, e non ultimi i comandi di Gorizia e Monfalcone, proprio su precisa richiesta della Uilfpl, si sono dotati del bastone estensibile, nuovo strumento di autotutela omologato per essere utilizzato dagli operatori di polizia. Suggeriamo all’amministrazione di valutarne l’acquisto per aumentare l’operatività degli agenti e contemporaneamente garantirne la sicurezza ed incolumità degli operatori». –



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