Piano periferie, i 18 milioni sono realtà

Il sindaco oggi a Roma per firmare la convenzione. A nuovo l’ex collegio Filzi, la caserma di via Pola e piazzetta Bernardelli
Bumbaca Gorizia 17.12.2017 Ex Filzi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 17.12.2017 Ex Filzi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Solitamente il 18 lo si rifiuta. Ma soltanto all’Università. Perché è il voto più basso e degradante. Oggi (lunedì 18) il sindaco Rodolfo Ziberna, invece, non “il” ma “i” 18 li accetterà di buon grado. A tanto ammonta, infatti, il maxi-stanziamento del Governo nell’ambito del Piano periferie. Soldi, tanti soldi. Il primo cittadino sarà infatti a Roma, alla presidenza del Consiglio dei ministri, per sottoscrivere la convenzione per la realizzazione degli interventi collegati al bando nazionale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei capoluoghi di provincia. La pioggia di milioni sarà a disposizione dell’Ater mentre il Comune di Gorizia parteciperà con uno stanziamento di un milione 200 mila euro. «Si tratta di un intervento molto importante che ci consentirà di proseguire il programma di riqualificazione e recupero urbanistico ed edilizio di Gorizia – rimarca il sindaco Ziberna –. Non posso che essere felice di poter sottoscrivere oggi questo importante atto avviato dall’amministrazione precedente».


Il progetto


nel dettaglio


Il piano prevede, dunque, 18 milioni di investimento. La quota maggiore (10,4 milioni) sarà destinata alla sistemazione dell’ex collegio Filzi, oggi in condizioni di assoluta precarietà. Quattro milioni saranno indirizzate per la realizzazione di nuove case nel rione della Campagnuzza; 2,4 serviranno a dare un futuro alla vecchia casermetta di via Polo mentre 1,2 milioni saranno destinati alla riqualificazione di piazzetta Bernardelli e alla realizzazione di un collegamento ciclo-pedonale da via del Carso sino a corso Italia.


Protagonista dell’intervento di riqualificazione sarà, dunque, Campagnuzza, il quartiere già al centro di un’analoga operazione grazie al “Contratto di quartiere”. Per insufficienza di fondi rimasero allòra in sospeso alcuni interventi che verranno, ora, recuperati attraverso questa ulteriore operazione. Come si legge in un’ormai lontana delibera con cui l’allòra giunta Romoli approvò gli elaborati progettuali predisposti dall’architetto Maria Genovese (Ufficio tecnico del Comune) «è stata individuata nella periferia Sud l’area entro la quale sviluppare, assieme all’Ater di Gorizia, un progetto di recupero, riqualificazione e rifunzionalizzazione sia di alcuni edifici, fra cui l’ex collegio Filzi, in grado, nella loro azione sinergica, di migliorare la qualità della vita del quartiere offrendo un insieme di servizi avente rilevanza urbana, sia delle infrastrutture della zona, riqualificando la piazzetta Bernardelli e realizzando un collegamento ciclo-pedonale da via del Carso a Corso Italia». Non solo alloggi popolari, dunque. Il progetto in ballo ha - infatti - un alto valore sociale e ha, come “simbolo” , il recupero dell’ex collegio Filzi, struttura ormai da decenni abbandonata e ridotta in condizioni di marcato degrado.


Finalità


assistenziali


Gli obiettivi che il progetto si prefigge di raggiungere riguardano sì l’ampliamento dell’offerta di alloggi di edilizia convenzionata e sovvenzionata orientata a diverse tipologie di utenti ma anche la creazione di spazi adeguati agli ambulatori che l’Azienda per i servizi sanitari n. 2 Bassa Friulana-Isontina intende accentrare in un luogo unico, sia a favore del quartiere che della città. «Verrà reperito anche uno spazio per le attività sportive a favore della scuola elementare di via Zara, aperto anche per ulteriori attività pomeridiane e di spazi per la realizzazione di attività diverse a favore di associazioni, in particolare dedicate a giovani ed anziani. Inoltre, si punta ad implementare l’offerta di appartamenti per un’utenza fragile, adeguatamente arredati. Si proseguirà – spiegano ancora in Comune e all’Ater – con la sistemazione delle infrastrutture della zona».


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