Piano paesaggistico presentato ai cittadini

AVIANO. Sono state raccolte le numerose segnalazioni destinate ad arricchire il Piano paesaggistico regionale, in quasi due mesi di incontri con la popolazione da parte del team di riferimento,...

AVIANO. Sono state raccolte le numerose segnalazioni destinate ad arricchire il Piano paesaggistico regionale, in quasi due mesi di incontri con la popolazione da parte del team di riferimento, coordinato da Catia Pozielli, giovane architetto coadiuvata dal collega Michael Michilin e dalle studentesse laureande in architettura Anna Tassan Got e Miriam Cipolat Mis.

Conclusa la maratona assembleare, i risultati raccolti saranno presentati alla cittadinanza nel corso di un incontro (titolo “Aviano nel 2036”) in programma venerdì prossimo, alle 20.30, alla Casa dello studente. Assieme agli amministratori comunali e agli avianesi saranno presenti esponenti dell’Ecomuseo Lis Aganis (presieduto da Gianpaolo Bidoli) istituzione delegata ad elaborare il Piano paesaggistico per Aviano, Comune capofila, e per Montereale Valcellina, Budoia, Polcenigo e Caneva.

Nelle segnalazioni di elementi del paesaggio da salvaguardare sono stati coinvolti, col contributo determinante della dirigente scolastica Carla Fabbro, alunni, insegnanti e genitori delle scuole avianesi, che hanno compilato più di 500 schede con varie segnalazione di tutela dei beni ambientali e del paesaggio. È stato inoltre aperto il “Punto del paesaggio” nella biblioteca civica. «Per gli avianesi il paesaggio rappresenta la propria identità – sostiene Catia Pozielli – Emerge la salvaguardia della montagna, con la cura dei boschi anche come fonte di reddito». «Altrettanta attenzione è stata posta – evidenzia – sulla valorizzazione della rete di canali irrigui della campagna avianese e sulla dismessa, centenaria, centrale di Giais, nonché per tutti i preziosi ponti e manufatti in pietra tagliata della ferrovia Pedemontana». Conclude Pozielli: «Diffuso il desiderio di recuperare, almeno in minima parte, per la piazza di Aviano, l’antica roggia, un tempo funzionale ai tanti mulini e battiferro che la caratterizzavano».

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