Piano da 25 milioni: Savio sfida la crisi

Dall’acquisizione di Elitech a 4 nuovi progetti in tre anni. Ricadute positive all’orizzonte per il sito di Pordenone
FOTO MISSINATO - SAVIO
FOTO MISSINATO - SAVIO

PORDENONE. La Savio macchine tessili punta a investire, in loco e all’estero, per rimanere competitiva sul mercato internazionale - che sta subendo rallentamenti - e sbaragliare la concorrenza. Due i punti cardine del piano di sviluppo aziendale: un investimento di 25 milioni di euro nel prossimo triennio per quattro progetti che riguardano l’intero gruppo e l’acquisizione della Elitech, realtà industriale del settore meccanotessile ubicata in Repubblica Ceca, in cui trova impiego una cinquantina di lavoratori. Un acquisto importante dal punto di vista tecnologico e di ampliamento della gamma dei prodotti.

La storica azienda di Pordenone, che dà lavoro a 450 maestranze, ha illustrato i progetti alle organizzazioni sindacali nell’incontro di ieri. L’obiettivo principale dell’impresa è investire per aumentare il fatturato e la qualità delle produzioni. Per quanto riguarda i progetti previsti per il prossimo triennio, Savio ha fatto sapere che uno dei quattro, in particolare, se andrà a buon fine, porterà ricadute positive sul sito di Pordenone. Gli altri interessano, invece, le altre realtà del gruppo.

I dettagli non sono stati illustrati, in quanto l’azienda l’ha ritenuto prematuro. Nell’incontro, comunque, non s'è discusso solamente di piani di sviluppo, ma anche di difficoltà - piccole - legate all’andamento del mercato generale: si parla di un possibile calo della domanda.

«Ci sono dei segnali di rallentamento del mercato internazionale delle macchine tessili che non consentono a tutte le aziende, compresi i concorrenti di Savio, di avere visibilità a lungo termine sul fronte degli ordini - ha fatto sapere il sindacalista di Cisl Gianni Piccinin -. Allo stato attuale, Savio ha una visibilità di quattro/cinque settimane: da metà ottobre è possibile che si opti per la chiusura collettiva di un paio di giornate, che non sappiamo ancora con che tipo di strumento copriremo». Il sindacalista ha tenuto a precisare che «non c’è nulla di allarmante. Stiamo parlando di un’azienda che sta bene e investe per essere competitiva. Le ultime giornate di cassa ordinaria risalgono al 2009».

Quanto all’acquisizione della Elitech, Piccinin ha sottolineato che «è un investimento strategico, prima di tutto dal punto di vista tecnologico. Si tratta infatti di una realtà che produce macchinari di qualità e con buone professionalità all’interno. L’obiettivo di Savio è ampliare la produzione con pezzi evoluti dal punto di vista tecnologico e dall’alto valore aggiunto, così da sbaragliare la concorrenza».

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