Piancavallo in rivolta: "Via i profughi, c’è la stagione dello sci"

PORDENONE. A una decina di giorni dall’avvio della stagione turistica invernale, a Piancavallo scoppia i caso rifugiati: ospitati all’hotel Antares, avrebbero dovuto lasciare la struttura il 10 dicembre. Ma il proprietario dell’albergo sta valutando se dare la disponibilità a prolungare l’accoglienza. Gli operatori turistici sono arrabbiati, il Comune pure e ha chiesto un incontro urgente al prefetto Maria Rosaria Laganà.
Accoglienza. Da quanto è cominciata l’emergenza profughi, nel marzo scorso, l’hotel a 4 stelle a Piancavallo ospita stranieri in periodi di bassa stagione. Gli ultimi arrivi un paio di mesi fa, gestiti dall’associazione “Nuovi vicini di casa”. Al gruppo, composto da una settantina di stranieri, si sono aggiunti le scorse settimane coloro che erano stati sgomberati dal parco di San Valentino a Pordenone. Un centinaio, quindi, quelli che oggi si trovano alloggiati all’albergo.
Tam tam. Da qualche settimana ha cominciato a circolare l’indiscrezione secondo cui la proprietà dell’Antares sarebbe pronta a dare la diisponibilità ad accogliere gli stranieri anche oltre la data fissata. Non solo una voce visto che a quanto pare c’è stato un incontro tra la Prefettura e i proprietari dell’albergo per valutare questa ipotesi. «L’hotel Antares ha una convenzione con i Nuovi Vicini - conferma il prefetto Maria Rosaria Laganà - e il proprietario sta valutando se proseguire questa collaborazione».
Il rappresentante del Governo spiega che a Piancavallo la situazione è anomala: per le altre collocazioni, infatti, la scadenza per l’accoglienza, come da bando emesso nei mesi scorsi, è fissata per il 31 dicembre. A Piancavallo, invece, per l’avvio della stagione turistica il termine è stato anticipato al 10 dicembre.
«La proprietà - prosegue Laganà - sta valutando se tornare all’originario utilizzo dell’hotel oppure confermare la disponibilità. In questo secondo caso, saremo costretti a dirottare gli ospiti in altre strutture». La scadenza, però, è imminente.
Nuovi Vicini. Nessuna decisione è stata ancora presa fa sapere il presidente del sodalizio, Andrea Barachino: «Sta valutando il proprietario dell’albergo - afferma -, ma dovremo valutare anche noi. Ci devono essere delle condizioni ben precise per proseguire con l’accoglienza a Piancavallo, perché per noi è una posizione complicata».
Operatori. A ridosso del taglio del nastro della stagione sono in subbuglio. «Siamo preoccupati - afferma a titolo personale Ippazio Ciardo -. Adesso che è cominciata la prevendita degli sky pass i turisti e i gruppi guardano non solo quanta neve c’è a Piancavallo, ma tutto. E’ una cosa inammissibile. La nostra proposta provocatoria - prosegue - sarà di partecipare tutti al prossimo bando per l’accoglienza perché il guadagno è assicurato e senza rischio di impresa».
Di certo l’accoglienza degli stranieri comporta avere un albergo pieno, e guadagno assicurato senza dover fare i conti con la neve o le bizze del tempo. «Ma non è possibile fare business sulle disgrazie altrui - osserva -, non è così che cresce Piancavallo. Ci appelliamo al vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello che intervenga». Gli operatori si ritroveranno già oggi o domani in assemblea per valutare la situazione. Da indiscrezioni le settimane scorse ci sarebbe stata la disdetta di un gruppo di turisti irlandesi.
Emergenza. Il Comune di Aviano ieri ha chiesto un incontro urgente al Prefetto. «Non possiamo permetterci di rimanere con 300 posti letto - afferma l’assessore alla Cultura, Carlo Tassan Viol -, altrimenti non riusciremo neanche a organizzare le gare quest’inverno.
Aviano si è già fatto carico abbondantemente di questo problema, ospitando più della metà dei richiedenti asilo della provincia. E’ a rischio l’economia di Piancavallo. Conosciamo le difficoltà della Prefettura, ma ora Piancavallo ha bisogno delle migliori condizioni per avviare la stagione».
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