Petardo fa esplodere cassetta postale del rifugio “Dingo”

«I soliti ignoti hanno fatto saltare con un petardo la cassetta postale della Dingo». Atto vandalico in via Mameli a Pordenone, davanti alla biblioteca di quartiere: Franca Valerio, fondatrice del...

«I soliti ignoti hanno fatto saltare con un petardo la cassetta postale della Dingo».

Atto vandalico in via Mameli a Pordenone, davanti alla biblioteca di quartiere: Franca Valerio, fondatrice del gattile Dingo, ha la sede legale al civico 32. «E’ la prima volta che i balordi ci prendono di mira di notte – fa il punto Valerio con gli altri volontari animalisti –. Fino a qualche tempo fa dividevamo gli spazi per le lettere con la Filarmonica. E’ un vandalismo senza senso. Sostituiremo al più presto la cassetta distrutta».

La corrispondenza è recapitata in biblioteca e gli animalisti fanno la spola nella sede delle case popolari della laterale di Viale Libertà, per recuperare bollettini e lettere. Non si lasciano intimorire e vanno avanti con il volontariato per 120 gatti e 22 cani. «Servono coperte di lana per i nostri ospiti quattrozampe – prosegue la Valerio, che si dedica da una vita agli animali trovatelli e abbandonati –. Per fortuna gli abbandoni diminuiscono nella stagione invernale».

Scatolette, crocchette, vecchi plaid o maglie e cuccette sono sempre i benvenuti alla Dingo. La crisi dei salari si avverte anche per i centri di accoglienza degli animali: diminuiscono le risorse pubbliche, la generosità scala le marce.

Gli animalisti ce la mettono tutta per garantire la sopravvivenza alla tribù. Il rito del rancio non può essere disatteso, nemmeno nelle colonie feline esterne in città. «I problemi – dice Manuela, in prima linea alla Dingo - si sono acuiti con la crisi e sono ben accetti gli aiuti». I volontari cercano gente di buona volontà e con il cuore che batte dalla parte dei diritti animali. «E’ un periodo difficile per tutti – dicono –. Qualcuno ci aiuti». (c.b.)

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