Pesca, Lignano e Latisana battono Marano

LATISANA. Vittoria dei Comuni di Latisana e Lignano Sabbiadoro. E via libera alla pesca sportiva nella Laguna di Marano. E’ di pochi giorni fa la sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia che ha dato ragione ai due Comuni, uniti in un ricorso contro quello di Marano Lagunare per l’ordinanza di divieto di pesca ai non maranesi, emessa nel 2001.
Un’ordinanza che il Tribunale amministrativo regionale ha giudicato, come scrive in una nota l’avvocato Marco Marpillero, legale dei due Comuni in un’intensa battaglia durata 13 anni e arrivata fino in Cassazione, a Roma, «lesiva dell’interesse indifferenziato e indistinto dei cittadini» rappresentanti dai due sindaci che da 13 anni si sono opposti a quel documento.
Con il loro ricorso, Latisana e Lignano chiedevano l’annullamento dell’ordinanza che disciplinava la pesca all’interno della laguna e ogni atto conseguente, quindi anche le centinaia di sanzioni emesse, in tutti questi anni, ai danni di residenti e turisti “sorpresi” a pescare in laguna, ritenendo il divieto emesso dal sindaco di Marano «un eccesso di potere e un’illegittimità per competenza».
E anche il Tar, con la sentenza del 29 luglio, definisce «palese» l’incompetenza del Comune di Marano a disciplinare l’uso civico della pesca nella acque della laguna, tale da inficiarne l’atto. «Va da sè - si legge ancora nella sentenza - che nessun potere “normativo” può riconoscersi in capo al sindaco». E ancora: «Negare la sussistenza della legittimazione e dell’interesse a ricorrere, da parte dei Comuni di Latisana e Lignano, equivarrebbe a limitarne la possibilità di azione, per la tutela degli interessi delle comunità rappresentate».
Una notizia che non poteva portare soddisfazione nei due sindaci: «La sentenza del Tar ristabilisce la possibilità per i nostri pescatori sportivi di poter pescare in modo libero in laguna - è il commento riportato in una nota congiunta del sindaco di Latisana, Salvatore Benigno, e del collega di Lignano Sabbiadoro, Luca Fanotto -, l’ordinanza a suo tempo fatta dal sindaco del Comune di Marano limitava, infatti, il diritto di pesca ai soli residenti maranesi, sanzionando i trasgressori. Abbiamo sempre avuto rispetto per i pescatori professionisti di Marano - sottolineano i due sindaci - ma la laguna è un bene di tutti, non a uso esclusivo di una parte. E proprio perché tale, non si può pensare di limitare gli interessi delle comunità contermini di Latisana e Lignano. Con questa sentenza l’ordinanza del 2001 viene dunque annullata - ribadiscono Benigno e Fanotto - e viene sancita la non competenza del Comune di Marano a regolare la materia degli usi civici delle acque interne lagunari, che viene riservata alla Regione che ne ha piena titolarità».
Paola Mauro
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