Persecuzioni comuniste, un libro

Iniziativa della comunità cattolica romena per ricordare importanti fatti storici
ANTEPRIMA UDINE 22 APRILE 2003 CHIESA SAN CRISTOFORO IN PIAZZETTA SAN CRISTOFORO TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA UDINE
ANTEPRIMA UDINE 22 APRILE 2003 CHIESA SAN CRISTOFORO IN PIAZZETTA SAN CRISTOFORO TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA UDINE

Una vicenda poco conosciuta, in Occidente, ma che per la comunità romena greco-cattolica del Friuli Venezia Giulia, che si ritrova in città nella chiesa di San Cristoforo, è di fondamentale importanza: la persecuzione dei cattolici durante il regime di Ceausescu tra il 1948 e il 1989, quando la Chiesa era fuori legge. E per far conoscere questo aspetto importante della vita della comunità, padre Ioan Marginean Cocis e la comunità romena “Della Resurrezione del Signore” ospiteranno oggi a Udine, città sensibile al martirio dei vescovi cattolici di rito bizantino, la presentazione straordinaria del libro “Catene e terrore” di Ioan Ploscaru: una testimonianza preziosa della resistenza tramite la cultura e la fede in un periodo in cui la libertà era un sogno, gli anni della dittatura comunista in Romania. La presentazione del libro avverrà alle 19 nella chiesa di San Cristoforo, già Rettoria universitaria.

Il libro-documento rappresenta la testimonianza diretta e autentica della vittima del regime comunista in Romania, il vescovo Ioan Ploscaru, che assieme ad altri sette vescovi martiri e altri sopravvissuti della Chiesa cattolica unita a Roma di rito bizantino in Romania, hanno patito la persecuzione e l’oppressione nelle carceri comuniste. «Ricordare adesso il loro sacrificio diventa ricerca della verità e segno incontestabile di speranza per i loro successori - scrivono i romeni -: per tutti quelli che condividono la stessa fede e per chi ha ancora bisogno di una testimonianza di fede così recente e diretta come il martirio. I martiri contemporanei che la Romania ha dato alla cristianità rimarranno sempre baluardi fermi e incontestabili della fede e della libertà come dono supremo per tutti gli esseri umani, “esempi vivi di un testimone che ha saputo affrontare la sua via Crucis in un tempo in cui il regime dei comunisti ha tentato di tutto per sradicare una Chiesa che aveva guidato alla salvezza tante persone e preparato un ceto di intellettuali, che hanno contribuito alla rinascita culturale della Transilvania e di tutta la Romania”».

Ci sarà la presenza straordinaria di monsignor Alexandru Mesian, vescovo successore all’autore del libro, testimone oculare e diretto di quei tempi. E’ stata annunciata la presenza del sindaco Furio Honsell, del console generale della Romania a Trieste Cosmin Dumitrescu, dell’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato, e di tante altre personalità. Si proietteranno alcuni filmati d’epoca e si leggeranno frammenti da alcuni scritti dei vescovi martiri.

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