Paura di tagli all’Inps anche Udine si mobilita

Dopo le riunioni di questi giorni, lunedì un’altra giornata di assemblee. Nel mirino le manovra di contenimento della spesa annunciate dal Governo. I dipendenti della filiale sono 220
ANTEPRIMA Udine 14 Dicembre 2004. Ore 18.00. CONFERENZA STAMPA VENDITA PALAZZO INPS La sede dell'Inps. Foto Copyright Massimo Turco/Foto Agency Anteprima.
ANTEPRIMA Udine 14 Dicembre 2004. Ore 18.00. CONFERENZA STAMPA VENDITA PALAZZO INPS La sede dell'Inps. Foto Copyright Massimo Turco/Foto Agency Anteprima.

Anche i lavoratori dell’Inps di Udine si mobilitano in vista dei possibili tagli ventilati dal governo nazionale e ispirati dalle politiche di contenimento della spesa pubblica decise dal governo. Lunedì prossimo si terrà una nuova assemblea dei lavoratori, con una massiccia operazione di informazione anche nei confronti dei cittadini-utenti. Il tutto dopo che già all’inizio di questa settimana ci sono stati incontri e assemblee, con inevitabili ripercussioni anche sull’utenza.

L’allarme è massimo tra i dipendenti. Anche e soprattutto quelli della filiale di Udine. Per ora non si conoscono infatti i possibili effetti locali della mannaia statale. E non si sa nemmeno se lo stesso appello del presidente nazionale dell’Inps, Antonio Mastropasqua, sortirà gli effetti sperati.

L’altolà dei massimi vertici dell’azienda nei confronti del governo Monti è stato chiaro e netto. E lo stesso direttore della sede di Udine, Claudio Benvenuto, invita a leggere la presa di posizione del presidente nazionale, a totale difesa dei dipendenti dell’istituto, prima di sollevare inutili allarmismi.

Eppure i sindacati hanno deciso lo stesso di dare il via a una vera e propria mobilitazione. E questa volta di tipo unitaria, con il coinvolgimento delle sigle sindacali di Cisl, Uil, Cgil, ma anche di Usb e Cisal.

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