«Parto volontario in Africa e Asia»: giallo sulla scomparsa di un giovane

LIGNANO. Due settimane fa, sabato 16 luglio, era uscito di casa dicendo alla madre che sarebbe andato al lavoro in spiaggia. Ma da allora del 21enne Marco Rovai non si hanno più notizie. Al rientro, alle 14, terminato il suo turno in un albergo della città, la mamma Fiordalisa Santana ha trovato un biglietto in cui giovane le scriveva che se n’era andato con una ragazza.
«Tranquilli - si legge - mi farò sentire, non cercatemi. Tornerò io a casa. Ho trovato una ragazza. Con lei voglio restare un pò da solo e vedere come è la vita. Vi bacio, statemi bene. Andiamo a fare volontariato in Africa e Asia dove ci sta la guerra».
Immediatamente i genitori hanno affisso dei volantini nella località e chiamato i carabinieri di Lignano denunciandone la scomparsa. I militari dell’Arma hanno subito avviato le indagini.
La madre non crede però a quanto ha letto. Il ragazzo ha portato via con sé il cellulare (che risulta sempre irraggiungibile), la carta d’identità, pochi contanti, alcune magliette, una tuta rossa e un paio di scarpe grigie. Niente altro. Non ha con sé il passaporto.
Per questo è difficile credere alla storia del suo viaggio in Africa o in Asia. Anche la storia della giovane non risulta essere vera. I carabinieri hanno sentito gli amici di Marco, tra cui uno che risiede in Campania, ma nessuno sapeva che si stesse frequentando con una ragazza e a nessuno di loro ne aveva mai parlato.
È una bugia anche il suo lavoro stagionale in uno stabilimento balneare.
I genitori non si arrendono e continuano le ricerche per mettersi in contatto con il figlio. Si sono rivolti all’associazione Penelope Italia che aiuta gratuitamente i parenti delle persone scomparse.
Marco e la madre, originari di Viterbo, da alcuni anni lavoravano stagionalmente a Lignano risiedendo nell’appartamento della sorella. Appena informato della scomparsa nella riviera friulana è arrivato anche il padre.
«Se qualcuno sa qualcosa non esitate a contattarci - riferisce la madre-. Aiutatemi e riportatemi mio figlio». A quanto appreso pare che alcuni giorni prima della sua scomparsa Marco avesse ricevuto una telefonata da un uomo ma non ha detto chi fosse ai familiari.
Il 21 enne si è diplomato in un istituto professionale con indirizzo elettronico. È sempre stato tranquillo e non si è mai allontanato prima da casa. Non accede da giorni alla sua pagina Facebook.
Il caso è seguito dall’avvocato di Penelope sezione del Veneto che si può contattare per dare indicazioni al numero 041.8223958. Le indagini sono state estese in tutta Italia.
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