Partirà nel 2013 la sfida per le fiere integrate

Calendario unico per Pordenone, Udine e Trieste: dovranno essere eliminati i doppioni

Il calendario 2012 non si tocca, e su quello 2013 la forza dei numeri è dalla parte di Pordenonefiere.

Pordenone l’ha spuntata. La Fiera salva la sua identità patrimoniale e amministrativa ma lavorerà insieme agli altri enti (Udine-Gorizia e Trieste) per quel riguarda la programmazione degli eventi e la promozione, che avrà come regista la Regione. I frutti del nuovo assetto si vedrà tra due anni perché, per ragioni organizzative, il calendario del prossimo anno non può essere modificato. Così a febbraio sarà la volta della fiera del contract, fortemente voluta dalla Regione e nel 2012 tornerà Outlet casa, che ha portato la Campionaria a superare le 30 mila presenze in appena cinque giorni.

E nel 2013? La sfida è aperta. I tre enti fieristici regionali dovranno partire dagli eventi oggi in programma per stilare un calendario comune. «Piena disponibilità a confrontarci sui numeri e sulle prestazioni» rilancia l’amministratore delegato Alessandro Zanetti.

Un’apertura che vede partire da un punto di forza. Anche in una regione piccola come il Friuli Venezia Giulia, infatti, i doppioni non mancano ed è da là che dovranno partire gli enti fieristici per stilare le nuove proposte. Un esempio? Pordenone organizza Ortogiardino che registra 70 mila presenze; Udinefiere a Gorizia allestisce Pollice Verde, 12 mila visitatori circa, una sorta di edizione bonsai rispetto a Pordenone. Lo stesso se si confronta la fiera del radioamatore di Pordenone con quella di Udine.

Il capoluogo friulano, però, ha dalla sua Casa Moderna, rispetto alla quale Outlet casa, all’interno di Campionaria, rischia di essere un diretto concorrente. Chi sopravviverà?

Ma la sinergia non si creerà solo con la programmazione unica. La Regione ha chiesto promozione unica «e questo si trasformerà in un beneficio diffuso per tutti» aggiunge Zanetti.

Obiettivo comune è anche ragionare su una razionalizzazione dei costi dell’organizzazione: «partendo dagli allestimenti – specifica Zanetti – fino all’ipotesi di arrivare a un unico ufficio stampa».

Un’altra sfida che si affaccia per il nuovo sistema fieristico è quella dell’internazionalizzazione «ed è per questo che la collaborazione con la Regione è determinante. Per riuscire a organizzare eventi all’estero serve alle spalle una struttura e un’identità territoriale – sottolinea l’ad – che il singolo ente fieristico non ha». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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