Parco per accumulare energia Il Comune scrive al ministero
Gianpiero Bellucci
/ pavia di udine
Dopo le molteplici richieste di realizzazione di mega parchi fotovoltaici, dopo gli annunciati interventi sulla linea ferroviaria che modificherà in parte il volto del paese, ora arriva un’altra «pesante tegola» sul territorio di Pavia di Udine: un parco per l’immagazzinamento di energia elettrica della potenza di 200 megawatt che dovrebbe sorgere nei campi dietro alla sottostazione Terna Udine Sud, nella frazione di Persereano. L’ennesimo progetto con un rilevante impatto sul territorio al quale l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Beppino Govetto si oppone con forza.
Sul tavolo degli uffici tecnici del Comune, alcune settimane fa, è arrivata la comunicazione dal dipartimento Energia del ministero della Transizione ecologica dell’avvio del procedimento riguardante appunto il progetto di installazione di un sistema di immagazzinamento di energia elettrica (Bess) proposto da Ilary Energia srl. Un procedimento, chiarisce subito Govetto, «presentato già bello che pronto al Comune. Non è accettabile subire queste procedure, soprattutto di questo impatto, in silenzio. Il Comune è già tagliato fuori da tutta una serie di autorizzazioni o processi decisionali a priori e ora viene presentato un conto di fatto già chiuso che dovrebbe pagare il territorio e chi lo vive. Contestiamo questo metodo e chiediamo di essere ascoltati anche dal Governo».
Come prima azione, dopo aver condiviso con i capigruppo in consiglio comunale la situazione, Govetto ha inviato una missiva a diversi enti tra cui i ministeri della Transizione ecologica e della Cultura (direzione del Paesaggio), della Salute, dell’Interno, dello Sviluppo economico, la Regione Fvg, la Soprintendenza del Fvg, l’Enac e diversi altri enti e organismi sia nazionali, sia locali. «È comprensibile che da parte della società proponente e di altri soggetti esista un vantaggio nel realizzare un’opera del genere vicino alla sottostazione Terna. Ma quello che poniamo noi rappresentanti del territorio è un interrogativo che riteniamo centrale: quanto vale l’ecosistema, l’equilibrio ambientale, la qualità della vita su cui ora si annuncia un’altra pesante tegola?» afferma Govetto che rende noto che «anche la commissione Agricoltura si è riunita, scagliandosi contro l’ennesimo attacco alla vocazione agricola del nostro territorio.
Pavia di Udine ha dato troppo finora, è giusto che ci sia una misura su tutto e, seppur senza strumenti per bloccare quest’opera, ci opponiamo chiedendo alle istituzioni nazionali e regionali di essere al fianco della nostra comunità». —
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