Parco fotovoltaico da 10 milioni di euro per 7 mila famiglie
Timothy Dissegna / Manzano
È un progetto ambizioso quello messo sul tavolo dalla Envalue, azienda con sede in Germania e operante nel settore energetico internazionale, per la costruzione di un parco fotovoltaico lungo la strada regionale 56. Attraverso la controllata Parco solare friulano 3, infatti, è stata recentemente presentata la proposta in Regione per un investimento di 10 milioni di euro, distribuito su un’area di 13 ettari. Adesso dovrà superare lo screening di valutazione di impatto ambientale (Via).
«L’impianto – spiega il project manager Pauli Malsiner – avrà una potenza pari a 16,95 megawatt e si prevede la produzione di energia di circa 20 mila megawattora all’anno».
Così si riuscirà a coprire il consumo energetico di oltre 7 mila famiglie, riuscendo inoltre a evitare l’emissione in atmosfera di 9 mila tonnellate di CO2 all’anno. L’impatto che avrà la nuova struttura, però, non si limiterà all’aspetto energetico, poiché in programma c’è una più vasta riqualificazione dell’area antistante le Fornaci di Manzano. Si andrà a operare in due ex cave di argilla, in prossimità della zona industriale, creando una cintura “verde” lungo l’arteria regionale per mitigare la visibilità del parco e realizzare così anche un’area dedicata alla biodiversità.
«Questa potrà poi essere riconvertita a parco naturale – prosegue Malsinier –, senza più essere soggetta a concimazione o altri trattamenti. Sul prato saranno installati i moduli fotovoltaici e vi porteremo anche un gregge di pecore per brucare l’erba», regolando così naturalmente il livello della vegetazione. Si tratta di una soluzione già sperimentata con successo in alcuni degli oltre 100 parchi creati dal gruppo tedesco in una decina di Paesi dell’Unione europea. La stessa azienda ha già provveduto all’acquisto del terreno su cui intende operare e ora aspetta il responso degli uffici regionali.
«Auspicando un’autorizzazione veloce del progetto, entro l’anno vorremmo partire con il cantiere e portarlo a termine nei primi sei mesi 2021», è l’augurio che si fa il managing director Dario Danelutti, che sottolinea inoltre di aver «coinvolto, fin dall’inizio, il Comune con il sindaco Piero Furlani e il vicesindaco Lorenzo Alessio, ai quali abbiamo proposto la nostra iniziativa e sono stati molto disponibili a valutarla». Il numero due della giunta, nonché assessore all’ambiente, ha però messo le mani avanti: «A livello amministrativo – commenta Alessio – non abbiamo ancora definito nulla, anche perché ora la nostra amministrazione era concentrata sulla questione dell’inceneritore. La scorsa settimana abbiamo discusso solo su questo, più avanti prenderemo in considerazione anche la nuova proposta». Il dossier, quindi, troverà maggiore spazio nei prossimi giorni. —
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