Parcheggio Marcolin I posti a pagamento dividono l’esecutivo

Il sindaco e Zille disposti a introdurli, Conficoni si oppone I negozianti: perché gli statali hanno gli stalli gratis e noi no?

Il Marcolin a pagamento? La proposta non passa in maggioranza. Se l’ipotesi di almeno una parziale concessione di posti blu – non più di cento – non vedrebbe pregiudiziali da parte del sindaco e del referente al Commercio Bruno Zille, l’assessore Nicola Conficoni ma anche i capigruppo della maggioranza non sono favorevoli. Il tema era stato affrontato nella riunione la sera prima dell’approvazione della delibera da parte della giunta: via libera a una maggior rotazione della sosta – da qui una corsia in più a disco orario – no alla trasformazione dell’area in un ennesimo bacino a pagamento. Anche perché questo non garantirebbe la piena occupazione delle strutture multipiano a cui invece il piano della sosta punta.

Eppure la proposta che l’Ascom ha elaborato sarà una di quelle che arriverà al tavolo dell’amministrazione nel corso dell’assemblea pubblica. Perché – nonostante una parte dei negozianti sia contrario – la maggioranza chiede due cose: un parcheggio disponibile a due passi dalla zona pedonale e con un ticket ragionevole (80 centesimi, massimo un euro), pari diritti – oltre che pari doveri – tra dipendenti pubblici e privati. «Perché un dipendente del Comune che ha lo stipendio sicuro ha il parcheggio gratis mentre le nostre commesse o noi che non abbiamo la certezza del guadagno dobbiamo pagare l’abbonamento?» è stata la posizione condivisa da gran parte degli operatori lunedì sera. La situazione economica difficile rischia di esacerbare il clima, ma è un fatto che il Marcolin sia utilizzato prevalentemente dal personale degli enti pubblici, fatta eccezione per gli stalli a rotazione – che con il piano della sosta sono diventati quasi la metà del park (214 su circa 500). Dai commercianti erano nate anche proposte operative: far posteggiare il personale del municipio nel parcheggio della fiera e farlo arrivare in centro con un bus navetta.

L’ipotesi emersa nella riunione che il sindaco e gli assessori Conficoni e Zille hanno avuto l’altra mattina con Gsm e il funzionario del Comune, Bernardo Ambrosio, ovvero la possibilità di mettere una corsia di posti a pagamento (una settantina di stalli circa) per accogliere almeno in parte le istanze della categoria, non sembra però destinata ad approdare al tavolo ufficiale della trattativa. Anche perché rischierebbe di risultare una beffa se continuassero a rimanere i medesimi posti bianchi liberi senza tempo: chi utilizza l’area riservata al disco orario si troverebbe anche a pagare mentre chi arriva presto la mattina e lascia la macchina al Marcolin tutto il giorno, continuerebbe a farlo.

Resta poi la questione dello standard dei parcheggi bianchi che per legge vanno garantiti e della loro distribuzione: i commercianti hanno chiesto all’Ascom di fare piena luce sul rispetto della normativa da parte del Comune di Pordenone e di portare anche questa questione al tavolo della trattativa. (m.mi.)

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