Paolini continua a provocare Show davanti al Messaggero

«Mi sento umiliato. Ho elogiato una città e per contro sono stato cacciato con un foglio di via. Voglio incontrare il sindaco e, fino a quando, non verrò ascoltato farò lo sciopero della fame e della sete». È l’ennesima provocazione di Gabriele Paolini, il noto “disturbatore televisivo” che, in barba alla notifica da parte della Questura di Udine del foglio di via obbligatorio inflittogli per tre anni dopo lo show improvvisato nella fontana di piazza Libertà, si è presentato ieri davanti al Messaggero Veneto per gridare la sua rabbia e inscenare in compagnia della sexy star, Serena Rinaldi, uno spogliarello. Rimasto in pantaloni, a petto nudo, ha chiesto di essere ricevuto dal sindaco Furio Honsell.
«La misura del Questore – ha detto - è eccessiva. Mi è parsa fin troppo dura. Io non ho molestato nessuno, né deturpato la città. Mi sembra che si sia oltrepassato il limite. Evidentemente si vuole colpire me, in quanto persona. Non mi è mai successo in nessun’altra città un fatto del genere, nemmeno a Sanremo quando ne ho combinate di tutti i colori, o a Milano quando ho bruciato le fotografie di Silvio Berlusconi, o a Parma quando ho messo in mostra i preservativi. Lì, magari, c’era un appiglio per allontanarmi. A Udine, invece, non mi sembra di aver commesso nulla di male».
Venerdì, dopo aver assistito agli spettacoli dell’ultimo dell’anno in programma al Disco Doc, Paolini si è concesso una tranquilla passeggiata nel centro storico udinese, insieme al suo manager e alle sexy star, Exena e Serena Rinaldi. All’improvviso la serata si è trasformata in un bagno fuori programma, in pieno stile “Dolce Vita” felliniano nella fontana rinascimentale del Carrara in Piazza Libertà, sotto lo sguardo incuriosito di centinaia di udinesi. Rimasto in boxer e munito di megafono si è rivolto alla città attirando l’attenzione su di sé e denunciando le ipocrisie che ci sono in Italia. «Mi sento vittima – ha urlato ieri il “disturbatore televisivo” davanti alla sede del quotidiano – di un’aggressione da parte delle forze dell’ordine. È abominevole quello che mi è successo».
Gli avvocati di fiducia Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller, ha fatto sapere lo stesso Paolini, impugneranno l’ordinanza e faranno ricorso. «Mi sento profondamente umiliato – ha ribadito – soprattutto perché io ho elogiato un comune in cui non c’è una carta per terra, nemmeno a pagarla; e non c’è un ubriaco dopo i festeggiamenti di Capodanno. Tutto è in ordine. Udine è una città modello a differenza di Roma. Abbiamo un commissario, Tronca, che tutto ha fatto tranne che pulire la città. Qui a Udine c’è, invece, un sindaco in gamba che va preso ad esempio. E a lui faccio ora appello, assieme al prefetto, per questa ingiustizia che mi è stata fatta. Da oggi inizierò lo sciopero della fame e della sete».
Ad associarsi alla protesta anche la sexy star, Serena Rinaldi, la stessa balzata agli onori della cronaca pochi mesi fa per lo spogliarello davanti a Fontana di Trevi contro l’allora sindaco di Roma, Ignazio Marino. Ieri, Serena Rinaldi, completamente ripresa dall’ipotermia che la sera prima l’aveva costretta a un improvviso ricovero in ospedale dopo lo show in piazza Libertà, è rimasta a seno parzialmente scoperto e in mutande facendosi ritrarre davanti all’insegna del giornale insieme a Paolini. «Sono pronta – ha avvisato – a spogliarmi e a mettermi tutta nuda davanti al comune in atto di solidarietà verso Gabriele. Quello che è successo è inaccettabile». Nel frattempo nei loro confronti potrebbe scattare, dopo quanto accaduto ieri, anche una denuncia per atti osceni in luogo pubblico.
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