Pan e Gaban, il negozio per famiglie in difficoltà

Il progetto di solidarietà è stato avviato a Codroipo dalla Diocesi in via Zorutti Nell’emporio si possono acquistare vestiti e oggetti usati a prezzi simbolici

CODROIPO. Un negozio “dell’aiuto”. Dove recuperare e distribuire vestiti usati. Per rispondere così concretamente ai bisogni delle famiglie in difficoltà economica: sono 130 quelle seguite a Codroipo dalla Caritas, il 60 per cento italiane e il 40 per cento straniere. Si chiama “Pan e Gaban” il progetto avviato dalla Diocesi di Udine anche nel capoluogo del Medio Friuli. Un’evoluzione, questa, dopo un attenta riflessione sul fenomeno della povertà, dei centri di distribuzione di vestiti già presenti in Diocesi, affinché diventassero negozi del riuso, capaci di rispondere sia alle esigenze delle persone in gravissima marginalità, alle quali il vestiario viene distribuito gratuitamente, sia alle persone che sono in grado di pagare “un minimo”, così da aiutarle a uscire da un circuito esclusivamente assistenziale.

L’emporio del progetto “Pan e Gaban”, in via Zorutti, (la Diocesi di Udine ne conta in tutto cinque) non è quindi un’attività commerciale, ma un centro per la raccolta, la messa a disposizione e lo scambio, a fronte di un’offerta, di abiti e accessori usati, biancheria per la casa, piccoli elettrodomestici e giocattoli. Tutti oggetti che vengono controllati e selezionati dai volontari per permettere l’esposizione solo del materiale in ottimo stato. Nell’arco di un mese c’è un ricambio di circa 500 capi di vestiario. A frequentare l’attività ci sono persone che affrontano un periodo economicamente delicato ma anche chi vede in questa proposta una possibilità per rafforzare sempre più una mentalità sostenibile nell’utilizzo dei beni. Grazie all’impegno di una ventina di volontarie della Caritas foraniale, l’emporio è aperto tutti i martedì dalle 15 alle 18 per il ritiro del vestiario, il venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 12 per il prelievo, a fronte di un’offerta libera.

Il “Pan e Gaban”, pur essendo un progetto della Diocesi, a Codroipo è strettamente connesso all’attività del centro d’ascolto Caritas come conferma il coordinatore Giacomo Trevisan. «Sono proprio l’ascolto e le relazioni – ha affermato – che si instaurano su esso a legare strettamente le due realtà: ascolto della persona, in primis, della sua realtà di relazioni e di necessità, ascolto delle dinamiche sociali cercando di fare attraverso l’attività della Caritas una costante lettura sulla realtà della nostra comunità e, infine, ascolto che si trasforma in risposta alle necessità materiali».

©RIPRODUZIONE RISERVATA



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto