Palmanova, lascia 750 euro in treno e li ritrova

Viaggio con disavventura a lieto fine: erano stati messi in un libro

PALMANOVA. Un viaggio in treno, un libro per passare il tempo, centinaia di euro depositati tra le sue pagine… Nel caldo mese di agosto Marco Tamburlini (che a Palmanova gestisce il deposito fiscale di sali e tabacchi) e suo figlio Andrea sono saliti sul treno diretto da Mestre a Roma per raggiungere Napoli, la meta del loro viaggio.

La strada era lunga e Marco ha iniziato a leggere un libro di Paolo Rumiz, quello stesso volume in cui la sera prima aveva messo temporaneamente il denaro datogli da un cliente, in attesa di collocarlo in luogo più sicuro. I preparativi per il viaggio però devono aver distratto Tamburlini e così il libro è finito nella borsa con i soldi tra le pagine.

Poi il suono ritmico del treno sui binari ha conciliato il sonno e il libro è stato depositato nel vano tra il piano di appoggio collocato sul sedile davanti e il sedile stesso. Al momento di cogliere la coincidenza per Napoli i due sono scesi, hanno preso i propri bagagli, ma il libro con il contante è rimasto sul treno.

Poco dopo, mentre padre e figlio facevano una sosta al bar, Tamburlini si è reso conto di aver lasciato il libro sul treno. Immediata la corsa verso il binario, ma il treno era già partito verso l’aeroporto di Fiumicino. La Polfer è stata subito interpellata.

Nel frattempo stava partendo il treno per Napoli: Marco ha lasciato le sue generalità e i contatti telefonici per essere richiamato in caso di novità. Poco dopo è stato informato che il libro era stato ritrovato, ma che il capotreno non voleva “toccarlo”, prima dell’arrivo della Polfer. Infine la chiamata degli agenti: tra le pagine del libro c’era ancora il denaro. Bastava che Tamburlini indicasse con precisione la somma: 750 euro.

«Desidero ringraziare – dice – il sottoservizio della Polfer di Fiumicino Aeroporto per l’efficienza e il lavoro svolto».

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