Palio di San Donato: trionfa Borgo Brossana in una Cividale gremita

Scalzato dal gradino più alto del podio il pluricampione San Pietro. Decisive le performance di arcieri e balestrieri. Grande successo di pubblico

Lucia Aviani
La gioia dei vincitori del Palio 2025. Foto Petrussi
La gioia dei vincitori del Palio 2025. Foto Petrussi

Si volta pagina, ed è un evento: il Palio di San Donato 2025 – edizione da incorniciare per tanti motivi, a cominciare dallo “scossone” nella classifica finale – è stato vinto da Borgo Brossana, che ha scalzato da un podio all’apparenza inattaccabile il pluricampione Borgo San Pietro.

Già minata, sabato sera, dall’exploit degli atleti di Brossana nella corsa pedestre lungo le vie del centro storico, la “supremazia” della borgata che svetta in testa all’albo d’oro della competizione in onore del patrono di Cividale è venuta meno grazie alla maestria degli arcieri e dei balestrieri del borgo affacciato sul Natisone, che con le ottime prestazioni nelle gare di tiro e nella spettacolare tenzone della celata hanno totalizzato un punteggio superiore a quello dei temuti competitor.

Più che mai roboante, così, la proclamazione del vincitore, che ha riaperto i giochi in una sfida fossilizzatasi per lungo tempo: il boato dei borghigiani in festa è risuonato – in orario più tardo rispetto a quello consueto, per la scelta di posticipare l’avvio delle prove pomeridiane e di protrarle fino a sera – in una piazza Duomo affollatissima, a coronamento di tre giornate dal bilancio eccellente per presenze, logistica e livello delle proposte d’intrattenimento e dei raffinati allestimenti predisposti nei borghi San Domenico, Duomo, San Pietro, Brossana e di Ponte. È il frutto, come sempre, di un grande lavoro corale, di comunità cittadina, posto che all’impegno del Comune si affianca quello di tantissimi e appassionati volontari, che si mettono a disposizione per parecchie giornate per organizzare, predisporre, gestire gli angoli medievali ricreati in centro storico.

Una delle piazze coinvolte nella festa (Foto Petrussi)
Una delle piazze coinvolte nella festa (Foto Petrussi)

A tutti loro sono giunti, come di consueto, i ringraziamenti e i complimenti del sindaco Daniela Bernardi, a nome dell’intera amministrazione; e un forte plauso arriva pure dall’assessore al turismo e agli eventi Giuseppe Ruolo: «Sono estremamente soddisfatto. A cinque anni di distanza dal Covid, che aveva provocato – ricorda – l’interruzione del Palio, possiamo dire che la missione (non impossibile ma certamente ardua) di riavviarlo dopo lo stop e di riportarlo ai fasti degli anni pre-pandemia è stata compiuta. Abbiamo vissuto tra giornate di alto afflusso, che ripagano di tutti gli sforzi fatti per rimettere in piedi una macchina organizzativa molto complessa: definirei l’edizione appena andata in scena quella della piena ripartenza, che ci dà l’entusiasmo necessario per continuare a lavorare affinché l’evento si consolidi ulteriormente e possa crescere e migliorare di anno in anno».

La giornata di domenica ha chiuso un “triduo” dai grandi numeri, appunto: affollato anche il solenne momento di apertura della domenica di festa patronale, la messa in onore del patrono San Donato. Richiamando le origini del martire, le cui reliquie giunsero a Cividale – secondo la tradizione – da Belgrado, il parroco monsignor Livio Carlino ha posto l’accento sul valore dell’accoglienza di chi arriva da lontano «ed è diverso da noi». «Le divisioni nel mondo provocano solo odio, che a sua volta produce solo morte», ha commentato il sacerdote, esortando a far «prevalere l’amore sul giudizio e sull’allontanamento degli “altri”».

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