Pagavano il conto dell’albergo rubando nei cassetti dei clienti

Cividale, denunciata una coppia che colpiva al centro benessere del Castello. Utilizzavano una forcina per capelli per aprire gli stipetti. Ad accorgersi del fatto è stata la titolare
Cividale 7 Ottobre 2016. Wellness al castello. © Foto Petrussi
Cividale 7 Ottobre 2016. Wellness al castello. © Foto Petrussi

CIVIDALE. Con grande abilità, servendosi di una forcina per capelli, aprivano gli stipetti del centro wellness del Castello di Cividale e si impadronivano di banconote (sempre di taglio piccolo: 5 o 10 euro) riposte all’interno. Con le stesse, poi, pagavano il conto.

È stato grazie alla prontezza di riflessi della titolare dell’attività, Barbara Balloch, che gli autori di una serie di furti messi a segno nella struttura sono stati individuati dalla Polizia del locale Commissariato, denunciati e raggiunti da un provvedimento di divieto di ritorno nella città ducale per due anni, in un caso, e uno nel secondo.

Ad agire era una coppia di giovani, residenti a Gemona: la donna, S.C., 27enne, è stata denunciata, appunto, per furto, il compagno (A.F., 33 anni) per concorso.

La proprietaria si era accorta che le sparizioni lamentate dall’utenza femminile (veniva preso di mira, infatti, lo spogliatoio delle donne) coincidevano con la presenza in loco della coppia gemonese.

In nessuna circostanza sugli stipetti erano stati riscontrati segni di forzatura: tale era la capacità di S.C. di armeggiare alla serratura con la forcina che a “prelievo” eseguito l’armadietto veniva richiuso perfettamente.

In un episodio, risalente però a diverso tempo fa, un avventore aveva segnalato la scomparsa del proprio cellulare, che era stato rinvenuto poco più tardi in un cestino del bagno. In seguito si erano registrati solo ammanchi di denaro.

È così scattata la trappola: la Polizia cividalese ha detto alla titolare del centro di avvisare il Commissariato nel momento in cui la coppia si fosse ripresentata.

Quando l’occasione è arrivata, negli stipetti dello spogliatoio femminile sono state posizionate alcune banconote che erano state precedentemente fotocopiate.

Gli agenti hanno atteso che i giovani lasciassero l’area wellness e salissero in camera, in albergo, e hanno verificato quindi l’assenza del denaro.

Hanno aspettato che saldassero il conto: a quel punto la prova è stata schiacciante, dal momento che fra le banconote utilizzate dai ladri ce n’erano anche tre (due da 5 euro, per la precisione, una da 10) asportate dagli armadietti.

«È importante - commenta il dirigente del Commissariato, Michelangelo Missio - segnalare alle forze dell’ordine situazioni dubbie: esortiamo i cittadini a farlo, perché agendo in questo modo si può favorire la soluzione di casi di varia natura».

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