«Paga o tutti sapranno che vai nei siti porno»: professoressa ricattata a Sacile

«Paga o tutti sapranno che sei nei siti porno». Il ricatto è arrivato nella posta elettronica di una docente di Sacile che è sbiancata di fronte al computer. «Un tentativo di estorsione on line di cui farò denuncia alla polizia postale – ha reagito l’insegnante –. È un meccanismo perverso: hanno rubato la mia password e vogliono i soldi».
«Non ho mai visitato siti porno – la docente sacilese lo ha detto a tutti gli amici –. Mi hanno violato l’accesso e rischio di diventare preda di malintenzionati privi di scrupoli che si vogliono arricchire». Il pirata informatico ha violato la sua password. «So che 123456 è la tua password – comincia in questo modo il ricatto –. Ho installato un virus nei siti porno che tu sai di aver visitato per divertirti. Guardando questi video hai attivato una funzione del browser che contiene un key logger in grado di darmi accessibilità al tuo display e alla tua webcam, oltre a tutti i tuoi contatti su Messenger, sui social e sugli account». E ancora: «Ho registrato un doppio video, una prima parte mostra i video che hai guardato, una seconda mostra l’inquadratura della webcam, sì, proprio te».
La soluzione proposta è ovvia: pagare. «Se ignori questo messaggio come risultato manderò il video che ho registrato a tutti i tuoi contatti e puoi ben immaginare l’imbarazzo nel quale verrai a trovarti – ha continuato l’hacker –. La seconda opzione è di offrirmi un compenso di 3 mila dollari. Chiamiamola donazione. In tal caso, cancellerò immediatamente il video che ti riprende. Continuerai la tua vita come se nulla fosse successo e non avrai mai più contatti da parte mia». La “donazione” è in Bitcoin. Tempo 24 ore per pagare. «Se pensi di rivolgerti alla polizia, sia chiaro che questa mail non può essere rintracciata – va avanti il ricattatore –. Voglio soltanto essere pagato. Hai un giorno di tempo per farlo».
E arriva l’ultimatum. «Se non ricevo i Bitcoin invierò senza indugio il tuo video ai tuoi contatti, inclusi amici, familiari, collaboratori e molti altri – è la minaccia –. Se sarò pagato cancellerò subito il video. Quest’offerta non è negoziabile: non perdere tempo, perché se lo farai manderò immediatamente il video a 15 tuoi contatti». La reazione? «Non pago». La docente di Sacile è determinata. «L’estorsione on line è una minaccia – ha detto – che fa leva sulla paura. Mi rivolgerò alle forze dell’ordine».
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