Fra i pacchi di Amazon a caccia dell’affare: ecco come funziona la vendita al buio al Città Fiera

Dal 30 ottobre all’8 novembre nel centro lo spazio di Affari in stock. «Si può trovare di tutto, dagli smartphone ai sex toys. Noi non abbiamo idea di cosa stiamo cedendo»

Edoardo Di Salvo
Molte le persone a caccia dell'affare al Città Fiera
Molte le persone a caccia dell'affare al Città Fiera

Scuoti, analizza, valuta il peso e la forma. Oltre, ovviamente, alla grandezza. Unica regola, non aprire quei pacchi.  Bisogna trasformarsi in rodati investigatori del pacco per cogliere quello che, chissà, potrebbe trasformarsi nell’affare nell’anno così come in una cocente delusione. Centinaia di curiosi, esperti o appassionati del brivido fanno la fila per accedere allo spazio di Affari in Stock, che dal 30 di ottobre si trova al primo piano della zona gialla del Città Fiera di Martignacco, dove rimarrà fino al prossimo 8 novembre. 

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Ma di cosa si tratta? Di una caccia al tesoro tra gli ordini di Amazon, smarriti, preparati e invenduti o mai consegnati. Gli avventori possono pescare nella mischia di pacchi, pacchetti, pacchettini e pacchettoni a prezzo fisso e, senza sapere cosa ci sia all’interno, acquistare la confezione sperando di trovare qualcosa di prezioso

A spiegare i dettagli del processo è Federico Bisogno, del Gruppo Affari in Stock: «Noi acquistiamo i pacchi di Amazon tramite delle aziende terze, che recuperano grandi quantità di materiale invenduto dall’azienda di Bezos e lo rivendono a noi, che poi lo mettiamo a disposizione dei clienti finali». I prodotti, nella quasi totalità dei casi, rimangono dunque nella confezione originaria. «Noi non abbiamo idea di cosa ci sia dentro ogni singolo pacco. Di solito gruppi simili al nostro vendono al chilo, noi siamo gli unici che lo fanno al pezzo».

I prodotti, infatti, sono divisi in tre fasce di prezzo: si va dai 7,99 euro delle confezioni più piccole ai 29,99 degli scatoloni, passando dai 14,99 dell’opzione intermedia. «Dividiamo i pacchi esclusivamente in base alla grandezza di questi, di solito quelli da 7,99 euro pesano fino a un chilo, mentre i box più grandi superano i cinque. In ogni confezione possono esserci uno, due, tre prodotti e così via, noi non lo sappiamo».

Le persone in fila per entrare nello spazio Affari in stock
Le persone in fila per entrare nello spazio Affari in stock

La qualità, quindi, non c’entra. Nelle scatole piccoli si possono trovare prodotti costosi, così come in quelle dal volume maggiore delle cianfrusaglie pesanti ma dal prezzo risibile. Compito dei più fini analisti percepire la quantità dei prodotti, e il loro valore. Ma cosa si cela dentro i pacchi? «Di norma – prosegue Bisogno – ci sono i beni che le persone acquistano più spesso su Amazon, come calzini e cover per cellulari. Frequenti poi gli strumenti tecnologici, come smartphone, tablet e pc. Ma c’è un po’ di tutto ovviamente, mi è capitato di assistere a pescate di sex toys o di 12 paia di sneakers Nike tutte nello stesso box». 

E la risposta di Udine, stando ai primi exit poll, sembra positiva. «Abbiamo avuto un ottimo riscontro, non ce lo aspettavamo», racconta Luigi Manaro, che gestisce il punto vendita. «La vendita al pezzo permette al cliente di sapere prima spenderà, senza brutte sorprese in cassa legate al peso. È anche un modo per divertirsi», conclude Manaro.

Tra chi fruga tra le scatole c’è un po’ di tutto, habitué della pesca e novelli cercatori. «Ho scoperto di Affari in Sock tramite TikTok – racconta – Giorgia Blasigh, tra le clienti più giovani della mattinata. Non ho nessun desiderio particolare, spero di trovare cose costose pagando poco». Barbara Mecchia, invece, di solito sta alla larga dall’e-commerce: «Lavorando in un negozio, preferisco gli acquisti fisici. Oggi però ho fatto un’eccezione e ho preso il pacchetto da 7,99 euro, giusto per il gusto della sorpresa».

Aspettative non troppo alte anche per Ida Primosic, che esce dallo spazio con il mano il box da 14,99 euro. Accetta di aprirlo davanti a noi. «Non ho la minima idea di cosa troverò, di solito non sono fortunatissima. Mi accontenterei di una tovaglia». Dal pacco sbuca una piccola lampada dalla forma di un pianeta. «Abbastanza soddisfatta, penso che lo darò a mia figlia». Poteva andare meglio, o peggio. Ai posteri il giudizio se ne sia valsa la pena. O a chi, da qualche parte del mondo, non vedeva l’ora che arrivasse l’ordine quella lampada blu e lilla a forma di pianeta che tanto avrebbe desiderato. Chissà.

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