Ospitava prostitute non registrate, albergo di Udine chiuso per 15 giorni

UDINE. Si è “scordata” di comunicare la presenza di alcune ospiti alla Questura. E lo ha fatto per settimane, ben sapendo che si trattava di ragazze di nazionalità romena dedite alla prostituzione nelle strade di Udine.
Una violazione tutt’altro che trascurabile, considerati gli obblighi di legge che i gestori di strutture ricettive sono tenuti a osservare e, nondimeno, alla luce della stretta sui controlli di pubblica sicurezza che la Polizia di Stato ha avviato all’inizio dell’anno con finalità di antiterrorismo e di prevenzione nei confronti di persone sospettate di legami con la criminalità organizzata.
E così, per l’“Hotel Europa” di via Europa Unita, è scattato il cartellino giallo: attività sospesa per quindici giorni.
Il provvedimento amministrativo a firma del questore Claudio Cracovia è stato notificato alla titolare, Claudia Cittaro, nella mattinata di venerdì, quando nell’albergo alloggiava un solo altro cliente, e rappresenta il risultato dell’attività di monitoraggio condotta dagli agenti della Squadra mobile coordinati da Massimiliano Ortolan e dai colleghi della Divisione amministrativa diretta da Graziella Colasanto.
Del caso è stata informata anche la Procura, che dovrà ora valutare l’eventuale rilevanza penale della condotta contestata al gestore, ossia la violazione dell’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in materia di persone alloggiate. Appare invece fin d’ora esclusa dalle risultanze dell’attività di osservazione una qualche ipotesi di favoreggiamento o tolleranza della prostituzione, inizialmente presa a sua volta in considerazione in virtù del «comportamento quantomeno permissivo del gestore».
Il Tulps prevede che entro le 24 ore successive all’arrivo di qualsiasi ospite l’albergatore ne comunichi le generalità alle Questure territorialmente competenti attraverso mezzi informatici, affinchè possa essere effettuata in tempi rapidi una verifica incrociata su eventuali carichi pendenti o frequentazioni sospette.
Dall’Hotel Europa, invece, nessun dato on-line delle giovani, tre in tutto, era stato mai trasmesso. Tantomeno in presenza di ragazze che, per la loro attività, sono di per sè oggetto di particolare attenzione, sia per i “giri” che ruotano loro attorno, sia per le continue proteste che la loro presenza in strada scatena da parte della popolazione residente in Borgo stazione.
Lo scorso maggio, analogo provvedimento era stato adottato nei confronti dell’“Hotel Haberl”, in via Roma, a Tarvisio: la struttura era stata chiusa per sette giorni, per l’omessa identificazione attraverso documenti validi di quattro cittadini romeni e per la mancata comunicazione della loro presenza al “cervellone” della Questura.
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