Ospedale di Sacile, parte la riconversione

SACILE. «Ad aprile ci sarà l’avvio ufficiale della nuova struttura sperimentale di riconversione della medicina interna e post-acuti nella struttura intermedia polifunzionale: la Sip».
Fumata bianca, ieri mattina all’ospedale di Sacile, del gruppo di progetto Sip con il direttore sanitario dell’Aas 5 Giorgio Simon e il primario Giorgio Siro Carniello. «La Sip con 28 posti letto tradurrà concretamente – hanno sottolineato Simon e Carniello al tavolo aperto nel padiglione Ruffo – i principi ispiratori della legge di riforma sanitaria regionale». Il Modello Sacile 2.0 promette altri servizi e la procreazione assistita in via Ettoreo.
La squadra. Il cronoprogramma è stato condiviso da Barbara Geri, direttrice del distretto Ovest, Stefano Baracetti, Vittorio Francesco Rosa, Giorgio Sirotti, Claudia Masutto, Rosanna Finos, Paola De Lucia, Annamaria Mezzarobba, Lucia Basso, Catia Davanzo, Fabrizio Chiarizia. In 180 minuti, il confronto ha messo a punto la task force per licenziare il reparto di medicina e trasformarlo in Sip: 28 posti letto confermati.
«Tra ottimismo e spirito collaborativo – ha valutato il primario Carniello – ha aperto i lavori il direttore sanitario Simon, soddisfatto per i risultati raggiunti e per la qualità della documentazione elaborata. E’ importante l’elevato livello di integrazione, che è stato testimoniato da tutti i professionisti». I prossimi incontri in agenda con i “camici bianchi” dell’emergenza, dell’area medica, della radiologia, della chirurgia, i vertici del distretto, delle Rsa e le parti sociali faranno da rodaggio al progetto.
Il futuro. Risorse pari a 620 mila euro per il centro di procreazione nell’ospedale di Sacile. Il decreto che aumenta il budget del riatto nel padiglione Meneghini è stato firmato, a fine 2015, da Paolo Bordon, direttore generale dell’Aas 5.
«Sono previsti lavori di ristrutturazione e l’adattamento funzionale al secondo piano del padiglione Meneghini – ha spiegato il primario Carniello – per realizzare il centro di procreazione medicalmente assistita. Lo prevede il decreto 711 del 30 dicembre 2015».
Il progetto definitivo-esecutivo ha incassato il via libera anche dal direttore della struttura Pma aziendale Francesco Tomei. Il nuovo centro di fecondazione medicalmente assistita si trasferirà dall’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone a Sacile, dove gestirà 6.500 visite e 500 interventi l’anno.
Calendario da decidere, ma il finanziamento sulla carta è stato assicurato. Il centro abbatterà i costi per le coppie sterili: 500 euro, con il sostegno della sanità regionale.
L’attività di un centro Pma nel presidio ospedaliero di Sacile rientra nel piano della riforma sanitaria regionale: sarà un polo per l’utenza friulana e veneta. Il primo investimento era stato di 350 mila euro per assicurare la copertura finanziaria dell’intervento.
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