Organizzano una festa, posano in foto in gruppo senza mascherina e orinano sulle vetrine: chiuso bar per 45 giorni

Il questore ha sospeso la licenza per motivi di sicurezza. Proprio nella prima serata di riapertura dei locali, dopo il lockdown imposto dall’emergenza coronavirus

SPILIMBERGO. Il questore di Pordenone Marco Odorisio ha sospeso la licenza per 45 giorni al Caffè Roma di Spilimbergo. Il provvedimento cautelare è stato adottato in via d’urgenza in base all’articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Il personale dell’ufficio polizia amministrativa della Questura e il distaccamento della polizia stradale di Spilimbergo hanno notificato la chiusura temporanea al titolare del locale.

Tutto è partito da una segnalazione del sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli al questore Odorisio. In serata è arrivata la pronta risposta della polizia. Il primo cittadino della città del mosaico ha segnalato una situazione di allarme per l’ordine e la sicurezza pubblica riconducibile al caffè ubicato nel centro storico.

La foto che ha fatto scattare i controlli delle forze dell'ordine
La foto che ha fatto scattare i controlli delle forze dell'ordine


La Questura ha riferito che il sindaco Sarcinelli ha ricordato come la situazione si sia trascinata da un paio d’anni e sia culminata nei gravi fatti occorsi nella notte fra il 18 e il 19 maggio. Proprio nella prima serata di riapertura dei locali, dopo il lockdown imposto dall’emergenza coronavirus.

Alla polizia di Stato è stata fornita una copiosa e particolareggiata documentazione riguardo a «intimidazioni, minacce, danneggiamenti nei confronti di esercenti e residenti posti in essere dagli avventori del bar e dalla titolare, 48enne cittadina albanese», ha riferito in una nota la Questura.

I poliziotti hanno riscontrato che nella serata del 18 maggio l’esercente spilimberghese ha organizzato una vera e propria festa alla quale hanno partecipato numerose persone che, senza indossare i dispositivi di protezione individuale e senza rispettare il distanziamento sociale, si sono intrattenute sino alle tre del mattino, orinando sulle vetrine dei negozi vicini e sui muri dei palazzi storici. Alcuni degli avventori erano in stato di alterazione. Sono state pubblicate online fotografie della festa: negli scatti i poliziotti hanno contato 21 persone, tutte ammassate e abbracciate fra di loro, tutti senza mascherina a proteggere le vie respiratorie.

Riscontrata quindi la sussistenza dei presupposti normativi, il questore Odorisio ha adottato in via d’urgenza il provvedimento di sospensione della licenza. È stata inoltre trasmessa al prefetto di Pordenone proposta di chiusura del locale per mancato rispetto delle prescrizioni anticontagio previste dai dpcm.

Sono, inoltre, in corso a Pordenone e proseguiranno per tutta la serata specifici servizi “antimovida” con personale della Questura. Scopo dei controlli, verificare il rispetto delle disposizioni contenute nel decreto del presidente del consiglio dei ministri e nell’ordinanza regionale varati entrambi lo scorso 17 maggio. —

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