Ora Malborghetto guarda allo sviluppo FOTO

MALBORGHETTO. Dei 350 milioni di euro che il Governo e la Regione stanziarono per la ricostruzione dei 7 Comuni alluvionati, 190 sono stati attributi al territorio di Malborghetto – Valbruna e, di questi, più di 30 milioni sono stati gestiti direttamente dall’amministrazione comunale che li ha investiti per ripristini e miglioramenti del servizio idrico, dell’arredo urbano e della viabilità.
E ora a dieci anni dalla disastrosa alluvione del 29 agosto 2003 che infierì a Ugovizza, dove perse la vita Gerti Schnabl, nel capoluogo in via Superiore, dove le ghiaie ingoiarono Bruno Urli, e a borgo Cucco, le comunità della Valcanale e Canal del Ferro guardano al futuro.
«In due lustri di lavoro abbiamo messo in sicurezza il territorio e ora speriamo di avviarci verso la fase dello sviluppo – ha affermato il sindaco Alessandro Oman, rivolgendo il saluto agli intervenuti ieri alla celebrazione della giornata del ringraziamento -; noi riteniamo prioritario sviluppare il settore turistico con alcuni interventi legati all’infrastrutturazione delle piste da discesa del collegamento Lussari – Valbruna e dello sci nordico (Val Saisera e piana di Valbruna). E siamo anche consapevoli che la nostra ricettività passata dai 300 a 700 posti letto manca ancora di strutture di livello, alberghi di 4–5 stelle con annesso centro wellness. Siamo ben serviti da strutture viarie, autostrada, statale 13, ferrovia Pontebbana, ma sul territorio sono anche presenti strutture demaniali obsolete (caserme e fortini) che potrebbero essere messe a disposizione della comunità per dare prospettive di sviluppo ai giovani».
Le affermazioni di Oman sono state condivise dalla senatrice e sindaco di Pontebba Isabella De Monte che, al riguardo dello sviluppo della valle, ha dato priorità alla necessità che le diverse amministrazioni debbano mirare agli obiettivi di crescita in stretta collaborazione. Ricordando la grande solidarietà ricevuta dalle genti di Malborghetto, la De Monte ha appunto ricordato l’aiuto straordinario avuto dai volontari «di cui – ha rimarcato - possiamo essere fieri».
Anche il sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni - intervenuto su richiesta di Oman anche in rappresentanza della Provincia di Udine che ha avuto un ruolo concreto nella prima emergenza, chiedendo venia per la dimenticanza di Pontebba - ha aggiunto che la valle deve essere «unita nel richiedere di poter attuare una defiscalizzazione per consentire agli operatori e anche ai cittadini che qui vivono di reggere il confronto con le attività turistiche e imprenditoriali con i nostri vicini di Carinzia e Slovenia».
Dopo la testimonianza sui primi soccorsi offerta da Gaetano Vallefuoco, allora comandante provinciale dei Vigili del fuoco, l’assessore regionale Paolo Panontin ha voluto sottolineare il ruolo avuto dal commissario straordinario Gianfranco Moretton nella gestione della ricostruzione.
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