Operaio infortunato, la cartiera si ferma

Braccio imprigionato nei rulli della carta: schiacciamento e ustioni. Sciopero immediato
Due giganteschi rulli che “cuociono” a oltre 100 gradi l’impasto che trasforma la cellulosa in carta. Due giganteschi rulli in funzione mentre Paolo Vallan D’Agnolo, 42 anni, stava utilizzando una raschia per pulirli, rimuovendo i residui di impasto rimasti appiccicati. La punta del guanto che indossava è finita in mezzo ai rulli che hanno iniziato a trascinare la mano e il braccio dell’operaio che è stato schiacciato e ustionato dal macchinario. E’ il grave infortunio accaduto ieri, poco dopo le 11, all’ex cartiera Galvani, oggi Gruppo Cordenons spa, di via Pash a Cordenons. Operato d’urgenza a Pordenone, Paolo D’Agnolo forse conserverà mano e avambraccio. I sindacati riferiscono sia una “prassi” pulire questi giganteschi cilindri con una raschia mentre la macchina è in funzione. Una routine in diverse cartiere, ma non per questo appropriata. «Già visto un infortunio così - è la considerazione amara di Massimo Albanesi della Cisl, raccolta a pochi minuti dall’incidente -. E’ già accaduto in un’altra cartiera, in un’altra città, con conseguenze ugualmente gravi». E se è sempre sconvolgente quando accade un evento di questo genere, lo è ancor di più quando la vittima è un delegato sindacale. E Paolo Vallan D’Agnolo, 42 anni di Cordenons, sposato, un bimbo di tre anni, è, per l’appunto, un delegato della Cisl. L’infortunio è accaduto poco dopo le 11, quando l’operaio era intento ad eliminare dai rulli i residui di impasto utilizzando un particolare attrezzo chiamato “raschia”. I cilindri della macchina sono in funzione, ed è un attimo. Il macchinario imprigiona la punta del guanto che D’Agnolo aveva indossato per proteggere le mani, e trascina all’interno di questa sorta di pressa ruotante la mano e l’avambraccio sinistro. Poi, finalmente, si ferma. Le urla di dolore dell’operaio richiamano i colleghi che comprendono subito la gravità dell’incidente. I primi ad arrivare sono i Vigili del fuoco e i sanitari del 118 che richiedono l’intervento dell’elicottero per trasportare il ferito dalla cartiera al Santa Maria degli Angeli di Pordenone dove, nel frattempo, è stata allertata l’équipe di microchirurgia del professor Ruggero Mele. Paolo Vallan D’Agnolo arriva in ospedale e, alle 12, è già sotto i ferri. Un intervento lungo e complesso che si protrarrà per 4 ore. «Si è trattato di un trauma da schiacciamento con pressa a caldo, e proprio il forte calore ha distrutto molti tessuti muscolari - spiega il primario all’uscita dalla sala operatoria -. Abbiamo rivascolarizzato l’arto e speriamo per il meglio». Speriamo che la ricostruzione dei vasi sangugni consenta la ripresa della circolazione sanguigna e, quindi, di consentire all’operaio di conservare le funzionalità della mano. Non appena l’elicottero si è levato in volo dall’area della cartiera, i sindacati, Cisl, Cgil e Uil e Rsu, hanno proclamato 4 ore di sciopero per turno e tutti i lavoratori dello stabilimento (160 gli occupati suddivisi in due turni) hanno lasciato la propria postazione. L’esatta dinamica dell’infortunio, le cause e le eventuali responsabilità, sono ora al vaglio della magistratura che già nei prossimi giorni riceverà il rapporto dei carabinieri e quello dello Spsal, il servizio prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro della Ass 6, che ha già effettuato ieri il primo sopralluogo.

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