Oltre 4 quintali di botti illegalisequestrati a Musson di Morsano
Botto di fine d’anno contro i fuochi d’artificio illegali. Erano almeno quattro anni che in Friuli non si sequestravano oltre 4 quintali di prodotti pirotecnici illegali che in buona parte erano destinati alle feste in programma oggi a Cervignano e a Tarvisio. L’operazione ha interessato una stalla attigua a un’abitazione nella frazione di Musson di Morsano al Tagliamento. I 25-30 mila pezzi illegali, in gran parte di provenienza cinese, erano stati accatastati e non mancavano veri e propri ordigni.

di Angelo Orfanò Chiarenza
UDINE.
UDINE.
Botto di fine d’anno contro i fuochi d’artificio illegali. Erano almeno quattro anni che in Friuli non si sequestravano oltre 4 quintali di prodotti pirotecnici fuorilegge che, secondo gli inquirenti, in buona parte erano destinati alla festa in programma oggi a Cervignano nella centralissima piazza Indipendenza e a Tarvisio. Nell’operazione congiunta Guardia di finanza-Polizia di ieri pomeriggio, proseguita fino a notte fonda in una stalla attigua a un’abitazione nella frazione di Musson di Morsano al Tagliamento, sono stati denunciati i fratelli Sergio e Mauro Maiolla. I due uomini, titolari della nota ditta Fratelli dinamite che opera in tutta la regione, sono stati trovati dalle forze dell’ordine mentre stavano confezionando il materiale esplosivo, operazione che andava avanti da qualche giorno.
I 25-30 mila pezzi illegali, in gran parte di provenienza cinese, erano stati accatastati negli scatoloni in una stalla vicina a un’abitazione e le forze dell’ordine, intervenute ieri pomeriggio in via della Chiesa con almeno quattro pattuglie, hanno messo anche in risalto i rischi di un’esplosione accidentale che avrebbe potuto avere conseguenze serie per le persone.
Non mancavano – è quanto risulta dalla prolungata opera degli esperti – dei veri e propri ordigni, che raggiungevano anche i due chilogrammi e di dimensioni tali da provocare ferite gravi e permanenti in caso di accensione, oltre alle pericolosissime “candele romane”. Il personale della Polizia di Stato e della Guardia di finanza ha sgomberato la stalla trasferendo l’ingente quantitativo dei botti in un deposito autorizzato nei pressi di Sequals.
«Quello di cui siamo sicuri – racconta il vicequestore di Udine, Claudio Cracovia – è che nel giro di poche ore tutto questo materiale esplodente sarebbe andato in giro per il Friuli con pericolosi effetti. Di fatto sappiamo con certezza che una parte poteva essere impiegata nelle feste di piazza in programma proprio per il giorno di San Silvestro a Cervignano e a Tarvisio». E se nella cittadina della Bassa lo spettacolo è ora a rischio, nella Valcanale lo show non è più in programma.
Il blitz è scattato ieri pomeriggio in paese dopo che una serie di controlli avevano segnalato movimenti sospetti nella zona a ridosso del Tagliamento, tra le province di Udine e Pordenone.
Oltre all’opera congiunta delle due Questure di Udine e Pordenone, il complesso intervento ha visto in prima linea i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria dei due capoluoghi che hanno sequestrato il materiale pirico tra cui anche numerosi metri di miccia. Nel deposito abusivo sono state trovate migliaia di botti made in Cina che non avevano neanche l’etichetta. Gli artificieri che hanno operato sul posto hanno dichiarato di aver trovato dei veri e propri ordigni capaci di far saltare in aria saracinesche e automobili. Ordigni che fanno concorrenza a quelli partenopei, tra cui quello denominato “La testa di Lavezzi”.
Per questa ragione i due fratelli Maiolla, proprietari anche della stalla, sono stati denunciati per aver tenuto in deposito in un locale inidoneo materiale esplodente, sostanze destinate alla loro composizione pericolose per quantità e qualità e aver omesso la denuncia all’autorità competente.
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