Oltre 200 mila visitatori Cantine aperte da record

Ieri si è vissuto il clou della manifestazione con 90 “ristori” in Friuli Venezia Giulia Il bel tempo ha favorito l’afflusso di intenditori e famiglie in tutta la provincia

C’è poco da fare. Quando si riescono a proporre i prodotti tipici di un territorio abbinandoli alle attrazioni paesaggistiche e alla cultura, non c’è periodo di crisi che tenga. Il risultato sarà comunque un evento in grado di richiamare migliaia di persone alla ricerca della qualità e dell’eccellenza. È quello che ha fatto il Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia con Cantine aperte, la kermesse del gusto che in questo fine settimana, complice anche il bel tempo, ha stimato più di 200 mila presenze, un vero e proprio boom se si considera che la manifestazione vivrà un’appendice anche oggi, dando così modo ai turisti austriaci e tedeschi in transito in Friuli per la festività della Pentecoste, di conoscere la produzione vitivinicola locale.

Il clou della kermesse si è vissuto ieri, con oltre 90 cantine aperte tra le province di Udine, Pordenone e Gorizia. Una vera e propria manna dal cielo per tutti gli amanti del vino e delle produzioni tipiche, che hanno avuto la possibilità di entrare in contatto diretto con i produttori, tra calici di vino e botti di legno.

Vino grande protagonista della kermesse per la presidente del Movimento turismo del vino Fvg, Elda Felluga: «Sta crescendo l’interesse suscitato dal vino da un punto di vista culturale, con l’approccio all’enoturismo che si sta diffondendo specialmente tra le nuove generazioni».

Le cantine visitate ieri in provincia sono state quelle di Emilio Bulfon a Pinzano, Rauscedo, San Martino a San Martino al Tagliamento, Castelcosa Furlan, a San Giorgio della Richinvelda, Casula, a Bannia di Fiume Veneto, Fernanda Cappello, a Sequals, Fossa Mala, a Fiume Veneto, I Magredi, a San Giorgio della Richinvelda, La Delizia, a Casarsa, Le Favole, a Caneva, Le Monde, a Prata, Piera Martellozzo, a San Quirino, Principi di Porcia e Brugnera, ad Azzano Decimo, San Simone, a Porcia e Vistorta, a Sacile.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto