Ogni mese raccolta di cibo e abiti per i poveri

Da maggio più aiuti da parrocchie e Caritas. La Cri raddoppia la distribuzione

La crisi morde e i nuovi poveri continuano ad aumentare anche in città. Per fronteggiare il fenomeno le parrocchie cittadine stanno potenziando i servizi di raccolta e di distribuzione di vestiario e generi di prima necessità. A iniziare dalle parrocchie di San Paolino e di Laipacco che da oggi, ogni terza domenica del mese, organizzeranno la raccolta a favore del Centro di ascolto del Sacro Cuore. Ma non solo perché dal 3 maggio sarà operativo pure il gruppo inter-parrocchiale Caritas che oltre ai generi alimentari raccoglierà anche indumenti.

«Già da alcuni anni le parrocchie del Sacro Cuore, di San Gottardo e del Buon Pastore raccolgono alimenti e vestiti nel centro di ascolto del Sacro Cuore» spiega don Antonio Raddi, parroco di San Paolino d’Aquileia di viale Trieste, ricordando che per quanto riguarda cibi e bevande la raccolta si svolge ogni seconda e quarta domenica del mese. «La nostra parrocchia partecipava - prosegue don Raddi -, ma la raccolta si effettuava una volta all’anno, solo il giovedì Santo. Ora invece entreremo in collaborazione con le parrocchie limitrofe, che hanno esperienza pluriennale e ci metteremo a loro disposizione per rafforzare l’attività».

A partire da questa Pasqua, infatti, anche le parrocchie di San Paolino e Laipacco, ogni terza domenica del mese, organizzeranno il servizio per sostenere il centro di ascolto del Sacro Cuore. Inoltre, al lavoro di raccolta di cibo si aggiungerà pure quello di indumenti, «che faremo con la raccolta diocesana il prossimo 3 maggio - aggiunge don Raddi -, cogliendo così l’occasione per fondare il gruppo inter-parrocchiale Caritas delle due parrocchie».

Una sinergia, quella tra le parrocchie, il centro Caritas e i servizi sociali, che esiste già da diverso tempo, per poter far fronte alle richieste d’aiuto che ogni giorno arrivano, numerosissime. «Non è sempre facile rispondere a tutti - ammette il parroco udinese -, la gente chiede denaro; ci vorrebbe un progetto unitario per inserire le persone in un percorso che le porti all’autonomia economica. Un progetto questo non facile da realizzare, sono consapevole che i tempi non sono dei migliori».

Il progetto che sfrutterà le potenzialità della collaborazione tra parrocchie e Caritas parte in via sperimentale. Sarà un cammino graduale, che porterà alla costituzione e alla formazione di un gruppo, con l’individuazione di obiettivi per risolvere i problemi.

«Lavorando in rete, potremo metterci a servizio delle innumerevoli domande di aiuto in questo tempo di recessione, crisi economica ed evidente aumento di situazioni di povertà sia di singoli che di famiglie» puntualizza ancora don Raddi confermando così che il fenomeno sta raggiungendo livelli piuttosto elevati.

Al fianco delle parrocchie e della Caritas non manca l’impegno dei volontari della Croce rossa soprattutto per quanto riguarda il servizio di distribuzione di viveri di prima necessità e vestiario, che ha ripreso regolare attività lo scorso venerdì nel nuovo punto di distribuzione messo a disposizione dal Comune in via Riccardo di Giusto al civico 82, nel piano interrato della scuola dell’infanzia Maria Forte. Qui, dalla prossima settimana, il servizio sarà effettuato ogni giovedì dalle 9 alle 12.

«L’obiettivo - annuncia il presidente del Comitato Provinciale Cri di Udine, Sergio Meinero - è quello di raddoppiare l’attività nel prossimo futuro, garantendo così la distribuzione almeno due giorni alla settimana».

Giulia Zanello

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